Nuovi black-out il II giovedì senza luce

Nuovi black-out il II giovedì senza luce EMERGENZA ENERGETICA: LA CITTÀ PARALIZZATA IERI A SINGHIOZZO Nuovi black-out il II giovedì senza luce Polemiche e proteste per il mancato preavviso: molti centralini intasati dalle telefonate dei cittadini sono andati in tilt Il blocco coinvolge anche l'Acquedotto, a secco 12 Comuni Centinaia di telefonate ad Aem, Comune, giornali. Cinquanta salvataggi dei vigili del fuoco per uomini e donne rimasti chiusi negli ascensori. Semafori spenti in tutta la città, a «macchia di leopardo». Dodici Comu-' ni rimasti senz'acqua. Questo è stato questo il «black-out» di ieri a Torino, attuato senza preavviso dall'Aem su disposizione del Gestore della rete di trasmissione nazionale dalle 9 alle I6vd0. La decisione è stata, presa alwma-mercoledì sera ed è rimBàlzatà1'. sulle pagine dei giornali Troppo tardi per i lettori, che quando sono tornati a casa con il giornale hanno trovato frigoriferi e condizionatori spenti. ::' m Torino e il Piemonte hanno condiviso con il resto dell'Italia la «sindrome Cahfomia». E lo hanno fatto nel peggiore dei modi: all'insegna delFunpreparazione più totale. L'eccesso dei consumi legati alle temperature anomale di questi giorni, unito all'impossibilità di importare gli 800 Megawatt dalla Francia, impone tagli nell'erogazione per scongiurare il collasso della rete nazionale. Oggi si replica con misure dello stesso calibro. Ma tjuesta volta l'Aem è riuscita a diffondere in anticipo una «mappa dei distacchi». L'emergenza elettrica si è concretizzata alle 9, quando su disposizione del Gestore della rete di trasmissione nazionale (Grtm) i distributori di energia, Enel per il Piemonte e Aem per Torino, hanno fatto partire il primo black-out regolamentato fino alle 10,30. A mezz'ora dal primo stop nella distribuzione della corrente il caos regnava sovrano: i centralini di riferimento, a partire da quelli di Aem ed Enel (che almeno dedica un rimando sul proprio sito Internet), erano andati in tilt. Le informazioni erano comunque vaghe: le aziende interessate, pressate dall'emergenza, non sapevano anticipare quah zone sarebbero isolate né di azzardare fino a quale ora si sarebbe protratta la serie dei blocchi. Le proteste sono arrivate da ogni parte. Tra questi, il medico Roberto Bob■bio; studio in corso Dante 2, che avevaappena iniziato un intervento per un impianto di rigenerazione ossea ma è rimasto col bisturi in mano. «Ma si rende conto? La mia paziente è qui con la mandibola scoperchiata. Ci avessero almeno avvertito!». Una donna è rimasta chiusa in ascensore mezz'ora prima che i vigili del fuoco riuscissero a tirarla fuori. E' fra le 50 «salvate» dai vigili del fuoco. «Lo scriva, scriva pure salvate che non esagera» commenta Giovanna Passo, pensionata di Mirafiori dopo mezz'ora di reclusione. Si definisce una donna «tutto sommato tranquilla, raramente mi faccio prendere dal panico. Ma sa com'è, tra il caldo torrido e il buio non è certo stata una passeggiata»^ n L'emergenza idrica in aieune aree del Piemonte, imprevista variante di quella elettrica, si manifesta subito dopo il primo stop operato dall'Enel su ordine del Gestore della rete nazionale. A fame le spese sono gli impianti della Smat, la Società Metropolitana Acque Potabili, e i clienti dei comuni interessati: Avigliana (zona Ermitage e Ponte Dora), Cafasse, Druento, Piano, Givoletto, Grughasco, La Loggia, Monasterolo, Moncalieri (frazione Bauducchi), San Gillio e Settimo. Il deficit idrico legato alla siccità non c'entra: l'acqua non raggiunge i rubinetti perché, in assenza della corrente, le pompe non possono risucchiarla. Da qui la rabbia della popolazione, circa 26 mila utenze per un totale di quasi 180 mila persone, private di acqua e luce senza preavviso. A regolare le interruzioni di energia elettrica in tutta la città c'era un «veterano» dell'emergenza: un tecnico di 50 anni che aveva già gestito l'unica situazione simile dell'ultimo quarto di secolo, nel 1980. Allora, però, l'Aem riuscì ad avvertire la popolazione. Con settimane d'anticipo.

Persone citate: Giovanna Passo