IL CAVALIERE E L'ALLEGRA BRIGATA

IL CAVALIERE E L'ALLEGRA BRIGATA IL CAVALIERE E L'ALLEGRA BRIGATA Augusto Mlnzolinl PER sei mesi il mimstro dell'Economia, Tremonti, ha trattato i colleghi di governo con la durezza necessaria per imporre i vincoli di bilancio. E per sei mesi alcuni esponenti della maggioranza lo hanno attaccato come se fossero l'ala dura dell'opposizione. Non è successo niente. Il ministro dell'Economia è ancora al suo posto e i suoi, fratelli-coltelli continuano a sparargli contro. Ieri alla Camera è andata in scena un'altra commedia. Il capogruppo della Lega, Alessandro Gè, ha suggerito al ministro dell'Interno di «cambiare mestiere» e in risposta quel vecchio volpone de di Pisanu ha lasciato l'aula azzardando un gesto provocatorio; ha fatto una V con le dita, in altre parole ha comunicato che era costretto a correre in bagno. Bossi ha chiarito subito dopo che nel dizionario leghista il consiglio di «cambiar mestiere» ad un ministro non equivale ad una richiesta di .dimissioni. Per cui Pisanu non avrà bisogno di ricorrere all'ufficio di collocamento, ma può star sicuro che d'ora in poi, ad ogni stormir di fronda, i leghisti^li tireranno addosso. Le fibrillazioni dentro la maggioranza, specie se seguono una sconfitti elettorale, sono quasi fisiologiche. Nel centro-sinistra, ad esempio, in una legislatura hanno portato al siluramento di due premier e, addirittura, il terzo. Amato, è stato fatto fuori e congelato: per la corsa verso Palazzo Chigi il centrosinistra ha scelto Rutelli al suo posto. Il governo Berlusconi, invece, è condannato a rimanere in sella a dispetto di tutti gli incidenti che quell'allegra brigata che è la sua maggioranza ha provocato e riuscirà a provocare. Ma il delnno che questi episodi arrecano alla sua immagine è incalcolabile. Ne sa qualcosa il Cavaliere che ha dimestichezza con i sondaggi. Non per nulla i suoi lo descrivono amaraggiato: un personagr gio che sulla comunicazione ha basato tutto il suo successo, che ha introdotto l'uso delle navi nelle campagne elettorali e ha trasformato i comizi in set televisivi, rischia di perdere le prossime elezioni anzitempo per l'immagine negativa che gh alleati e i suoi ministri stanno appiccicando addosso al suo governo. Per l'uomo dei sogni è una condizione paradossale: ha ancora tempo per raddrizzare la situazione, per riconquistare un minimo di appeal, ma deve convincersi che non può farlo rimanendo dietro le quinte, rimuovendo questi episodi nella certezza che il suo governo durerà ancora tre anni. Si può durare per realizzare il programma e mantenere gli impegni con gli elettori o, come il centro-sinistra msegna, rassegnandosi alla paralisi dei yeti incrociati e preparando così la sconfìtta. ANNIVERSARIO LA TENTAZIONE DEL CENTROSINISTRA Coinvolgere sempre Ciampi nella strategia anti-Berlusconi Franco Debenedettl A PAGINA 5

Persone citate: Alessandro Gè, Berlusconi, Ciampi, Franco Debenedettl, L'allegra, Pisanu, Rutelli, Tremonti