Chieri: sì al piano commerciale di Antonella Perotti

Chieri: sì al piano commerciale VOTO POSITIVO DELLA MAGGIORANZA DI CENTROSINISTRA E CRITICHE DA PARTE DELLE OPPOSIZIONI Chieri: sì al piano commerciale permercati eriqualificazione dei negozi in centro Antonella Perotti CHIERI Grande distribuzione sì, grande distribuzione no. A Chieri l'amministrazione ha sciolto il dilemma approvando il nuovo centro commerciale di 8 mila metri quadri al Gialdo, dove la parte del leone la farà l'Ipercoop con 4500 metri quadri di superficie di vendita che sorgerà di fianco all'attuale shopville. Ma la giunta di centrosinistra ha cercato di tenere in equilibrio l'ago della bilancia tra grande distribuzione e la vendita al dettagho presentando un piano commerciale di ampio respiro che prevede la riqualificazione urbana per rilanciare i negozi e il trasferimento delle ultime attività industriali presenti ancora nel centro all'esterno della città. «E' un piano complesso che ha cerca¬ to di tener conto di tutte le realtà economiche della nostra città, pur restando al passo con i tempi - ha commentato l'assessore Piero Giovannone, in Consiglio -. Proprio per questo abbiamo evitato i grandissimi supermercati che sono stati realizzati a Moncaheri». La volontà di mantenere in città il baricentro del Chierese ha fatto spezzare ima lancia a favore dell'ipermercato Coop. «Rappresentiamo il polo scolastico, quello sanitario, voghamo essere anche quello commerciale - ha detto il sindaco Agostino Gay -. C'era il rischio che altri Comuni della zona accettassero il progetto della Coop; così Chieri avrebbe avuto solo gh svantaggi dell'operazione. Oltretutto molti chieresi fanno già i pendolari verso Auchan e Panorama». Il primo cittadino ha precisato, però, che gh oneri di urbanizzazione derivati dalla costruzione del nuovo centro verranno destinati alla realizzazione di parcheggi a ridosso del centro storico per favorire gh esercizi commerciali. I consiglieri di opposizione, però, hanno dato battagha. Luigi Sodano, An: «C'è il concreto rischio di uccidere il commercio che gravita già attorno al Gialdo e di mettere in difficoltà i negozianti. Bisogna vedere se la Coop venderà solo alimentari, oltretutto». E perplessità sono state avanzate anche da Paolo Bagna di ViviChieriViva. Ai commercianti chieresi la pillola dell'ipermercato, anche dorata, non va giù. Gh umori sono variegati, ma molti temono che la nuova cittadella degli acquisti rovinerà i loro affari. Ma anziché limitarsi alla polemica hanno collaborato con il Comune per presentare il piano di riqualificazidne urbana, xperché - sperano - un centro storico ristrutturato, pieno di negozi e di iniziative, terrà i chieresi in via Vittorio Emanuele». Il piano di riqualificazione urbana permette ai privati di chiedere alla Regione un contributo sino al 5007o dell'intervento di restyling del negozio, con un tetto massimo di 10.300 euro. Il recupero dovrà avvenire in base alle indicazioni date dal piano dell'arredo urbano realizzato dall'architetto Gritella, per evitare pericolosi «fai da te». Il Comune completerà la sistemazione di alcune strade, via Carlo Alberto, via Visca, piazza Cavour. Ma i commercianti potranno chiedere anche altri fondi per fidelizzare la clientela se danno vita ad associazioni legate sia alle vie o al quartiere. Chieri vuole diventare anche un polo per il settore commerciale

Persone citate: Agostino Gay, Gritella, Luigi Sodano, Paolo Bagna, Piero Giovannone, Voto