Bollywood sul Po, si gira una soap di Daniele Cavalla

Bollywood sul Po, si gira una soap COPRODUZIONE ITALO-INDIANA Bollywood sul Po, si gira una soap Daniele Cavalla TOKINO Bollywood sotto la Mole. Il cinema indiano si accinge, infatti, ad approdare a Torino: in questi giorni una delegazione guidata dalla presidentessa della Indian Motion Picture Producer's Association Smita Thackeray e comprendente l'ex Sandokan televisivo Kabir Bedi ha visitato il Piemonte e individuato alcuni palazzi e studi dove allestire i set per le proprie produzioni. La prima dovrebbe essere uno spot televisivo girato per la Honda nei nuovi Lmniq Studios di Torino. «Iniziare con un filmato commerciale - ha spiegato il produttore Shailendra Singh può essere di rapida attuazione e utile a stabilire subito una piattaforma su cui lavorare in futuro». In cantiere c'è anche una soap opera, da realizzare eventualmente nei teatri di posa di Telecittà a San Giusto Canavese (ora «casa» della soap di Canale 5 «CentoVetrine»). «Sarebbe la prima coproduzione italo-indiana - ha annunciato Marco Bogfione, presidente della Film Commission Torino Piemonte - e per noi rappresenterebbe un fatto importantissimo, una collaborazione che potrebbe interessare anche alcuni giovani imprenditori piemontesi disponibili a rischiare sul cinema». Nei giorni scorsi la delegazione indiana ha visitato le Langhe, il Castello di Guarene, Cherasco, il Castello di Stupinigi e, in città, Palazzo Reale, il Museo del Cinema alla Mole AntoneUiana, i Murazzi. «Sono stati soprattutto apprezzati - ha sottolineato Boglione - i nostri sontuosi palazzi: potrebbero ospitare nel migbore dei modi le loro produzioni, specialmente le soap opera ispirate alla vita di principi e principesse». La visita degli imprenditori cinematografici indiani a Torino segue fi recente accordo bilaterale italo-indiano, annunciato al festival di Cannes, da Gianni Profila, direttore generale per il Cinema del Ministero dei Beni Culturali, mirato a promuovere scambi tra i produttori italiani e indiani. La cinematografia indiana, conosciuta in Europa soprattutto per il maestro Satyajit Ray e ora per Mira Nair («Monsoon Wedding») e Shekhar Kapur («Elizabeth»), è una delle più imponenti al mondo: ogni anno vengono realizzati circa novecento film.

Persone citate: Boglione, Gianni Profila, Kabir Bedi, Marco Bogfione, Mira Nair, Motion, Satyajit Ray, Shailendra Singh, Shekhar Kapur, Smita Thackeray