L'accappatoio e la divisa di madame di Carlo Rossella

L'accappatoio e la divisa di madame L'accappatoio e la divisa di madame Carlo Rossella QUEL Capodanno fu l'ultimo dell'hotel St. Geoide. Festa e fuochi d'artificio. Spie in black tie e vestali in lungo. Portaceneri ricolmi di sigari Cohiba, lasciati spegnere da uomini frettolosi. L'ultimo cocktail Ah Bitar lo fece alle sette del mattino: un Martini vodka molto secco. La donna aveva bevuto, ballato quasi sempre da sola o con altre signore. Il sole stava spuntando quando lei si alzò dalla sema. Attraversò il salone, e si buttò in piscina. Portava un abito di seta nero di Balenciaga. E al collo aveva una collana di diamanti, forse di Asprey. Fece tre o quattro vasche. Poi uscì dall'acqua. Un cameriere le porse un accappatoio bianco. Si spogliò, si coprì il bel corpo con la spugna, prese con sé il vestito bagnato e sparì su un taxi verso la Comiche. «Madame è proprio pazza», disse Ah Bitar. La servitù aveva cominciato a ripulire la hall. Il concierge era al suo posto. La radio francese dava notizie poco piacevoli sui palestinesi. La bufera stava per arrivare. Place de Canons, me de Serrail, la Comiche, la Vieille Ville, tutto sarebbe finito, distratto, come i grandi hotels ora pieni di clienti addormentati. Non riuscivo a dimenticare il corpo nudo e pieno di brividi della donna. Quella notte al bar mi aveva detto: «Questo è un posto, non un paese. E' un'idea, una buona idea. Ma un'idea finita». Chiesi ad Ah chi fosse la sconosciuta. «Una matta? Una straniera? Una spia? Una sharmutta? Chissà. La dimentichi monsieur» mi consigliò. Non ebbi mai la forza di scordarla. Mi appariva in ogni angolo della città. E poi svaniva, come un insolito miraggio urbano. Sette anni dopo, in pieno luglio, stavo seduto nella bah del Commodore. La città era sotto i bombardamenti israeliani. Caldo, polvere, rombo pazzesco di armi, acqua col contagocce, niente elettricità, gente in fuga. Lei era davanti a me. Sciupata ma molto chic. Non mi riconobbe. Le rammentai la notte di Capodanno, il bagno in piscina, il bar del St. George. Non disse una parola. Sorrise e sparì di nuovo. La rividi in settembre, a guerra finita, quando le troppe di Gerusalemme occuparono Beirut Ovest. Portava la verde divisa di Tsahal. La stella di Davide sulle mostrine luccicava sotto il bel cielo del Levante. Beirut 1975-1982

Persone citate: Asprey, Balenciaga, Bitar

Luoghi citati: Beirut, Gerusalemme