Cento nuove vittime degli orchi della notte

Cento nuove vittime degli orchi della notte STUDENTESSE RAPITE IN UGANDA DALL'«ESERCITO DEL SIGNORE» Cento nuove vittime degli orchi della notte Il Grande Stregone si chiama Joseph Kony. Sfugge al controllo del governo di Kampala e nutre con le sue razzie una satanica coorte di bambini che poi scatena contro chiese, seminari, preti Domenico Quirico La terra degli Acholi, nel Nord dell'Uganda, è dolce, tenera, pennellata di un verde lindo e fresco che è un piacere vederlo. Meticolosamente impassibile alle tragedie e al tramestio degli uomini. Ieri notte gli orchi sono arrivati. Ancora un volta. Silenziosi e implacabili hanno circondato la scuola cattohca femminile di Rwara e hanno trasportato via un gregge umano che implorava pietà: un centinaio di studentesse e profughi terrorizzati che avevano cercato, invano, dietro quelle mura protezione dagli stregoni della notte. Hanno tolto loro le scarpe, perchè non potessero fuggire; poi, carnefici e vittime, sono scomparsi nella foresta con il loro fardello di dolore, di misteri, di magie. I distretti di Gulu, di Apac, di Lira, di Kitgum sono nomi maledetti, infettati di stregonerie e riti satanici, che la gente ormai sussurra con cautela. Nel paese degli orchi il tempo è diviso in due. Di giorno, raggomitolati sotto la luce, comandano gli uomini del governo centrale, i soldati di Kampala, i funzionari del presidente Museweni, un autocrate di suc¬ cesso che piaceva a Clinton e che traffica per fondare la prima potenza africana con le ricchezze razziate nel vicino Congo. Ma di notte i soldati di Museweni non contano niente, inghiottiti dalla paura. La notte appartiene agli orchi, ai ladri di bambini, gli «olum», erba, come chiamano le loro vittime. E' «l'esercito del Signore», la satanica coorte che esegue gli ordini del Grande Stregone. Che cosa vuole Joseph Kony, non lo sa nessuno, forse neppure lui. Ci sono personaggi in cui talvolta il male assoluto si incarna per trovare la sua pregnante rappresentazione simbolica. Ma solo nell'Africa torbida e mostruosa di oggi, che affonda nella privatizzazione della barbarie, è possibile una tragedia come questa, solo qui personaggi come Kony prosperano e impazzano. Raccontano che da piccolo venne affidato a uno stregone, che uno spirito potente e feroce già possedeva le sue innocenze infantili. Un destino: Alice Lakwena, strega e pasionaria, maga e guerrigbera che in nome dello Spirito Santo guerreggiava contro il governo centrale, era sua cugina. Kony ne ha preso il posto, è diventato il re di un inferno dove vivono due milioni di uomini impauriti e che non trova un Messia così paziente da redimerlo. Lo stregone comanda un'armata di duemila lanzichenecchi che lo adorano come un Dio malvagio, con la fervente passione che solo le vittime possono innalzare al loro carnefice. Tutti sono stati sequestrati, bambini, nei villaggi e nelle città, strappati ai parenti, alle scuole, ai seminari. Con droghe violenze esorcismi delitti trasformati in fedelissimi manovali della violenza, in orchi. Uno dei luogotenenti di Kony va in battaglia portandosi sulle spalle un figlio ancora neonato, come un talismano. Due spiriti, sussurano, guidano la crociata di Kony. «Remember», che gli ispira il bene ed è purtroppo avaro e pigrissimo, e «Who are you», che invece è attivo e bulemico nei suoi consigli. Ieri notte ha parlato «Who are You». E' lui che raccomanda chi rapire e chi uccidere. Lo Spirito odia soprattutto i missionari, i preti, rivah pericolosi e agguerriti nela conquista delle anime e degh spiriti. L'esercito del Signore brucia chiese, seminari, aramazza preti e vescovi. E ha ordinato loro di andarsene, subito, se non vogliono essere massacrati. Al calar delle tenebre, nel paese degh orchi, migUaia di bambini, di adolescenti vivono le notti barricati nelle chiese, fragili ripari alle forze del male e della notte. I genitori, i parenti si accampano invece nelle strade, flagellati dalla pioggia, riparandosi con stracci e sacchi. I profughi sono 850 mila, assediati dalle malattie e dalla fame. Con loro sono rimasti, a confortare a aiutare a portare cibo e coperte, solo i rehgiosi. cattolici anglicani e ortodossi, riuniti nell'«Acholi Rehgious Leaders' Peace Initiative», una ecumenica alleanza della pietà che cerca di salvare un popolo intero dal genocidio. Si dice che Kony in realtà non esiste: da tempo nessuno può incontrarlo, neppure gli animosi missionari che in questo satanico macello si sono caricati sulle spalle il compito di mediatori, di samaritani, di agenti della ragionevolezza e del dialogo. Dello Stregone circolano solo lettere, audiocassette, messaggi radio, le sue foto sono vecchie di anni. Che cosa vuole questa armata fantasma nessuno lo sa: controllare le terre degh Achoni, forse; o forse uccide perchè ha dimenticato i suoi primi propositi. Il Sudan che odia Museweni fornisce 'a armi, molti assicurano che ci sono consiglieri islamici. Il governo centrale combatte questa foiba come un pigro tran tran: le tribù del Nord sono ostili e ribelli, violenza e guerra endemiche aiutano a raffreddare rabbie e umori. Nel regno degh orchi solo le vittime sono innocenti. Un gruppo di bambini in Uganda: quello in primo piano èarmato di fucile

Luoghi citati: Congo, Sudan