Al piano zero il Museo fa spettacolo

Al piano zero il Museo fa spettacolo ALIAMOLE Al piano zero il Museo fa spettacolo Esibizionista come lo è il mondo del cinema, sorprendente e tecnologico come i suoi effetti speciali, gioca con la luce, con colori, ombre, trasparenze e «fantasmi» multimediali. E' lo stile che l'estro creativo di Frangois Confino ha scelto per caratterizzare i nuovi spazi d'accoghenza che il Museo del Cinema, presieduto da Mario Ricciardi, presenta oggi alla Mole Antonelhana, in occasione dell'inaugurazione della mostra fotografica «La Dolce Vita», aperta fino al 30 settembre. Il Museo completa e satura così i propri impianti, con dotazioni costate un milione e 750 mila euro. Ridisegnano l'ingresso e l'intero «piano zero» della Mole. Propongono una h^hetteria informatizzata, che - fianca una «futuristica caffetteria multimediale» e un «hook-shop» in stretto contatto con Cinecittà. Rappresentano un punto d'attrazione e di ristorazione aperto a tutti, anche a coloro che non visitano il museo. Il tentativo di sedurre il pubblico avviene già all'ingresso. Qui la magia dì un «olopro» - una speciale video-proiezione che consente di vedere sia un filmato sia ciò che avviene al di là dello schermo - richiama l'attenzione sulle nuove bigUetterie. Sono inserite in un «cubo trasparente», che Telecom Italia ha dotato di tecnologie capaci di offrire non solo prenotazione dei biglietti on-line, ma anche percorsi di visita personalizzati. Telecom ha collaborato anche a realizzare il grande tavolo da 40 coperti della caffetteria. E' di cristallo, che s'illumina con effetti multicolori. Lo hanno dotato di monitor. Basta toccarli per visualizzare i menù, abbinati a spot cinematografici. Attorno sono disponibili più tradizionali «alcove», arredate con divanetti in pelle rossa. Per chi cerca più «intimità» Confino ha ideato tavoli luminosi, circondati da veli luminescenti, che poco o nulla nascondono, quasi per scherzare con la «privacy)) e lusingare la vanità più esibizionista, [m.lup.]

Persone citate: Confino, Dolce Vita, Mario Ricciardi