Obbligazioni, la corsa è finita

Obbligazioni, la corsa è finita MEGLIO L'EUROPA CHE GLI USA, MA CONVIENE INVESTIRE SUL BREVE TERMINE Obbligazioni, la corsa è finita Ma i fondi non hanno cavalcato la grande ripresa Anna Messia Dopo gli ultimi tagli al costo del denaro non mancano gli osservatori che mettono in guardia il pubblico dalla «bolla» dei bond. La Fed è riuscita finora nel miracolo di risollevare la Borsa senza deprimere le obbligazioni, un fenomeno inedito per intensità e durata. Ma il rischio, a questo punto, è davvero alto. Eppure i risparmiatori considerano i fondi obbliga-, zionari (a maggio una raccolta di 2,36 miliardi, quasi tutti verso l'area euro a breve termine) il loro prodotto preferito. «Non si può nascondere il pericolo delle sopravvalutazioni», rivelano i gestori. E qualcuno si spinge fino a parlare di vera e propria bolla, pronta a esplodere nel caso in cui arrivassero buone notizie sul fronte dei dati economici. «C'è stata la corsa ai titoli di Stato, poi è toccato ai corporate di buona qualità, infine a quelli di qualità più bassa e i prezzi toccati sono molto alti - sostengono alcuni money manager -. Siamo vicini a una bolla speculativa». USA E RISCHIO PREZZI. «Parlare di bolla in alcuni casi è improprio - commenta Fabio Rìcci di Nextra -, in altri invece è giusto. È naturale che gli operatori siano corsi verso le obbligazioni quando la Fed si è detta pronta a rilanciare in ogni modo l'economia». Fa eco Giorgio Giovannini, country manager per l'Italia di Hendersonglobalinvestors: «Abbiamo raggiunto livelli tali che anche un minimo accenno di cambiamento farà crollare i prezzi. Per rendersene conto basta guardare il valore del Btp 5,250Zo scadenza 2029. A maggio quotava intorno a 103-104, oggi è arrivato alll-112e continua a salire. Ma se ci dovesse essere la sensazione che i tassi non scenderanno più perché c'è ripresa potrebbe arrivare a perdere oltre 7 punti». «In America la politica aggressiva della Fed ha avuto conseguenze rilevanti sulla cre- PORTAFOGLIO A BASSO RISCHIO... ... A MEDIO. BELGIO 575'^ 3/08 GRECIA 3,50Zo 4/08 BTP 2,750Zo 2/06 BTP 3,5Vo 1/08 250Zo GRECIA 4,6^0 5/13 100Zo ENI 4,6250Zo 4/13 KW 30»Z» ...E AD ALTO 300Zo GRECIA 3,50Zo 4/08 25% BTP 4,75% 2/13 10% BELGiO 5,75% 3/08 5% BELGIO 4,25% 9/13 5% ENI 4,625% 4/13 lim I GRECIA 4,6% 5/13 l"^o i TELEFONI 15/125^; i(m GRECIA 3^» 4/08 ALTRIA FIN. BTP 2,75% 2/06 5,625% e/OSr ^A BTP 3,5 % 1/08 •^0 i BELGIO 4^Zo 9/13 5% 10% BTP 5,75% 2/33 10% BELGIO 5,75% 3/08 5% Fonte: Gestnom Fondi La forte caduta dei rendimenti, pur in coincidenza del rally dei mercati azionari, ha accresciuto di molto la volatilità dell'investimento obbligazionario. La strategia più aggressiva dev'essere impostata su un portafoglio con un'alta quota di corporate bond (con una preferenza per le tic). Per una posizione più tranquilla meglio puntare sui titoli di Stato, evitando le scadenze più lunghe che rischiano di essere penalizzate da un cambio di strategia delle banche centrali. Un portafoglio a basso rischio può essere composto al 100% da obbligazioni, a medio all'80%. Per i più volatili non si andrà oltre il 40 per cento.

Persone citate: Anna Messia, Fabio Rìcci, Giorgio Giovannini