Un italiano guida l'Onu del vino

Un italiano guida l'Onu del vino STORICO CAMBIAMENTO DOPO 80 ANNI DI EGEMONIA FRANCESE. ALEMANNO: RICONOSCIMENTO DEL NOSTRO PRESTIGIO Un italiano guida l'Onu del vino Federico Castellucci nominato direttore generale dell'Oiy intervista Vanni Cornerò DA pochi giorni a guidare il maggiore organismo mondiale del settore vitivinicolo, l'Office International de la Vigne et du Vin (Oiv), è Federico Castellucci, nominato direttore generale dell' istituto con due terzi dei voti dei 46 Paesi membri. La nomina è stata accolta con viva soddisfazione dal ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, che si è battuto a fondo per raggiungere l'obiettivo di un italiano al vertice dell' Oiv. La nomina di Castellucci segue di pochi mesi quella di Giuseppe Martelli alla presidenza dell'Union Internationale des Qenologues e sottolinea l'altissimo livello raggiunto dalla vitivinicoltura del nostro Paese. Federico Castellucci, marchigiano, 52 anni, una laurea il giurisprudenza, è dal 1998 direttore di Federvini, impegno che non gli ha impedito di continuare a seguire l'azienda vitivinicola di famiglia e ricoprire una vasta serie di prestigiose cariche nel settore. La sua nomina alla direzione dell'Oiv, stando ad autorevoli fonti, sarà nodale per un rilancio del dialogo con eli Usa, recentemente usciti dall organizzazione, che hanno più volte manifestato il proprio apprezzamento per la candidatura di Castellucci. Dottor Castellucci, con la sua nomina alla direzione dell'Oiv sì spezza un predominio francese che dura da 80 anni. Qual è il suo programma di lavoro? «All'Oiv ci occupiamo di un grandissimo prodotto del quale siamo tutti fieri e dobbiamo far conoscere la specificità della filiera, intervenendo in modo chiaro e senza ripensamenti, tenendo, però, sempre presente le particolarità e le sensibilità dei nostri interlocutori che sono sicuramente il frutto di situazioni storiche e sociali, o di credenze di tutto rispetto. Le attività dell'Oiv in campo scientifico e tecnico sono di altissimo livello e caratterizzano e qualificano questo organismo in tutto il mondo. Tra i miei compiti, c'è quello di cercare di rafforzare ed allargare questo grandissimo patrimonio di conoscenze e di esperienze, perché l'autorità del nostro ente, più che indiscussa, venga sempre più accettata volentieri». Quindi una missione diplomatica, oltre che tecnica? «Direi proprio di sì. Le realtà specifiche degli Stati membri sono, infatti, estremamente differenti, quando non anche divergenti e, comunque, variegate. E' ben vero, infatti, che i grandi Paesi produttori sono anche i grandi consumatori, ma ci sono Paesi che sono unicamente consumatori, con un approccio al settore che può essere molto differente. Di tutte queste diversità e specificità bisogna tener conto, valorizzandole dove possibile, con il fine di creare un quadro armonico ed un'organizzazione che, grazie alla sua trasparenza e ad una sistematica ricerca di convinto consenso, faccia sentire ad ogni Membro che all'Oiv si trova a casa propria insieme ad amici, o comunque a partner affidabili». Insomma, una specie di Onu del vino, che sciolga nodi e contrapposizioni? «Il numero degli Stati che hanno aderito è alto e ci fa ben sperare. Ma dobbiamo avere programmi sanamente ambiziosi, andare a convincere altri Paesi a diventare dei nuovi amici e a far tornare alcuni dei vecchi; questo sarà possibile se potremo dimostrare loro che possono trovarsi perfettamente e liberamente a loro agio nella nuova struttura. Viviamo in un mondo sempre più globalizzato; è fondamentale, quindi, che le grandi realtà intemazionali interstatali vengano convinte all'interesse di partecipare alla vita della nostra organizzazione. Nel contempo dobbiamo intensificare i rapporti con le altre organizzazioni intemazionali, con grande apertura.e chiarezza, pur nel rispetto delle specifiche competenze. Personalmente, con questi obiettivi di fronte vorrei riuscire ad essere è un Direttore Generale "di servizio" dell'Organizzazione». f^Éi Lavorerò "^ con un totale spirito di servizio per conciliare le esigenze di ttftti i Paesi membri e spero di riuscire a riawicinare gli Usa con un dialogo che possa sciogliere le contrapposizioni del passato m Federico Castellucci

Persone citate: Castellucci, Dottor Castellucci, Federico Castellucci, Gianni Alemanno, Giuseppe Martelli, Vanni Cornerò

Luoghi citati: Usa