Nuova vita per i fabbricati agricoli

Nuova vita per i fabbricati agricoli UNA LEGGE PER LIMITARE IL CONSUMO DEL SUOLO E SALVARE EDIFICI STORICI Nuova vita per i fabbricati agricoli L'esempio del Piemonte fra biocoltivazioni e politiche turistiche Gianni Stornello Foco più di due mesi fa è stata approvata dal Consiglio regionale del Piemonte la legge sul recupero dei fabbricati rustici. «Il provvedimento - spiega l'assessore all'urbanistica Franco Maria Botta - considera le superifici utilizzate al servizio delle attività agricole,'escludendo però i capannoni realizzati con strutture prefabbricate o in cemento armato. La finalità della legge è di limitare il consumo del suolo, favorire il contenimento dei consumi elettrici ed integrare la residenza con attività compatibili. Si tratta di favorire il recupero dell'esistente, fornendo l'opportunità di recuperare un immenso patrimonio edilizio, che andrebbe perduto». Su questa premessa la Coldiretti di Torino ha proposto un momento di studio con la ricerca «Ambiente costruito ed ambiente naturale nella storia e nella tradizione rurale della provincia di Torino», coordinata dall'archi¬ tetto Alfredo Cammara, con la partecipazione di Attilia Peano (Pohtecinco di Torino), Guido Bollato (segretario generale della Camera di Commercio), Roberto Ghiabrando (preside Facoltà di Agraria), Gilles Novarino (Università di Grenoble). In quest'occasione Giovanni Magnano e Maino SUvio Ainardi hanno presentato il lavoro «Cascine in periferia. Percorsi di visita e conoscenza delle strutture rurali nella pianura torinese», realizzato con un interessante cortometraggio ed un suggestivo volume. «La spinta del nostro progetto spiega il presidente della Coldiretti torinese, Carlo Getterò è di riscoprire le valenze positive nel riequilibrio tra modello di vita agricolo ed urbano, rimettendo in luce l'importanza della loro parità di autonomia e della ricchezza della loro complementarietà per un sano sviluppo dell'intera comunità di una provincia». Tutto questo anche in funzione della risco¬ perta della risorsa turistica legata ai valori estetici del paesaggio e dell'ambiente, sempre più intrecciata con la riscoperta e rivalutazione di una bioagricoltura e di un'enogastronomia «doc». Tra gli obiettivi del progetto c'è quello di fornire un adeguato strumento per il recupero e il riutilizzo del patrimonio di architettura rurale della provincia di Torino, attraverso una mappatura del territorio e una sensibilizzazione dei cittadini sui suoi valori. «La finalità, oltre quella di rafforzare la coesione socioculturale ed economica tra ambiente urbano ed extraurbano - - sottolinea Getterò - è di delineare leggi per il recupero attivo del patrimonio abitativo rurale. Il progetto si svilupperà in due anni con una metodologia di ricerca che coinvolgerà ogni valle, collina e zona pedemontana della provincia torinese, dando, anche m vista delle Olimpiadi 2006, un modello di crescita e sviluppo di tipo sostenibile».

Luoghi citati: Piemonte, Torino