Team tutto europeo per la Coppa America di Fabio Pozzo

Team tutto europeo per la Coppa America Team tutto europeo per la Coppa America Il progetto di un equipaggio multilingue battente bandiera blu è stato presentato agli svizzeri per il 2007. E al Nation's Cup di Trieste gli statunitensi di One World si impongono su Alinghi Fabio Pozzo TRIESTE Un sindacato europeo, che sventolerà la bandiera dell'Unione e che andrà all'assalto della Coppa America 2007 con sponsor e un equipaggio multilingue. Un'utopia? Nemmeno per sogno. Il progetto nasce in Italia e, anche se non ancora in questi termini, è già stato ufficialmente presentato all'Ac Management, la società messa in campo dagli svizzeri di Alinghi per gestire la prossima edizione del più ambito e costoso trofeo della vela. E' l'ultima novità in fatto di Coppa America parlata, raccolta a margine della Nation's Cup, la regata di matchraces che ha riproposto durante il weekend a Trieste le emozioni di Auckland, con sei dei dieci sindacati che si erano dati battaglia in Nuova Zelanda. Sono arrivati nomi di spicco come quello di Jochen Schuemann, il direttore sportivo di Alinghi, che nelle acque giuliane ha difeso i colori del team elvetico con il ligure Cico Rapetti e due ex di Luna Rossa in prova, Lorenzo Mazza e Simone de Mari. C'erano anche Vasco Vascotto, che sarà lo skipper di Mascalzone Latino nel 2007, l'inglese Andy Beadsworth, lo svedese Magnus Holmberg, l'australiano James Spithill e l'italiano Tommaso Chieffi, già tattico di Oracle, che si è battuto per i colori del team del multimilionario americano Larry Ellison con Paolo Cian, l'ex timoniere dei Mascalzoni, e Claudio Celon, ex di Luna Rossa. All'idea de sindacato europeo stanno lavorando sei italiani: i cinque soci di lacc-City, il team che aveva già tentato di lanciare la sfida per Auckland 2003 percorrendo il sogno dell'azionariato popolare (100 dol¬ lari la quota base per partecipare) e Giorgio Rubini, un nome di peso nel settore dei progetti sportivi, presidente della Media Sport 6- Arts di Milano. «Il progetto è concreto. Stiamo lavorando all'idea di un sindacato europeo che darebbe senz'altro un significato nuovo e diverso alla sfida», dice Manello Liverani, portavoce di lacc-City. E gli sponsor? «Ci sono contatti avviati con alcune realtà europee molto importanti». E i velisti? «Abbiamo preso contatti anche su questo fronte. Ma è tutto top secret per ora». Per lo yacht club sfidante, «si vedrà più avanti. Abbiamo abbandonato, però, l'idea di Rimini». Per quanto riguarda l'idea dell'azionariato popolare, dice Liverani, «potrebbe ancora concretizzarsi, anche se cpn caratteristiche diverse». Liverani e soci non sono gli unici a lavorare per la Coppa America 2007. A Trieste in questi giorni sono corse molte voci e molti scambi di biglietti da visita. Vincenzo Onorato ha già detto che Mascalzone Latino nel 2007 ci sarà. Per Luna Rossa, lo skipper Francesco de Angehs si sta guardando in giro, pare per trovare nuovi sponsor che affianchino Patrizio Bertelli, il patron di Prada. C'è poi la sfida annunciata con riserva dell'industriale padovano Domenico Clienti e il suo Magic Sailing Team, che attende di conoscere la sede che ospiterà il grande circo della vela per rompere gli indugi. Infine si sussurra di una sfida allo Yacht Club Costa Smeralda del principe Aga Khan, che potrebbe rispolverare l'icona di Azzurra proprio nel ventennale della prima avventura italiana di Coppa America, superando così la delusione di Porto Cervo, esclusa dalla rosa delle cinque città candida¬ te ad ospitare i match-races del 2007. In lizza sono rimaste Lisbona, Valencia, Palma de Majorca, Marsiglia e Napoli; gli svizzeri sceglieranno entro il 15 dicembre. Fin qui la Coppa America parlata, ma c'è anche quella giocata. A Trieste hanno vinto gli americani di One World (team che è stato dato in vendita), che si è imposto per 2-0 su Alinghi nella finale, profittando anche di un ripetuto problema degli svizzeri con il gennaker, la grande vela di prua. Al terzo posto gli svedesi di Victory e al quarto Mascalzone Latino, che si è ben battuto nelle semifinali contro Alinghi. La bora, vento di cui il triestino Vascotto conosce ogni vortice, questa volta non è stata buona alleata dei Mascalzoni. per il timoniere Lorenzo Bressani (anche lui una celebrità) e con lui promette di colmare l'improvviso vuoto lasciato dal mancato duello Soldini-Fauconnier. Quel missile che è ((Idea Sai», infatti, correrà contro un altro razzo, vale a dire ((Alfa Romeo» del neozelandese Neville Crichton, trionfatore alla Sidney Hobart e con almeno due caratteristiche da urlo: a bordo dei suoi inùniti 27 metri un gran numero di veterani dell'America's Cup (dagli equipaggi di ((New Zealand» e ((Alinghi» ) e uno spinnaker talmente esagerato da poter allineare otto automobili. Ecco perché barche così le chiamano ((maxi» - o «racer». E uno dei motivi dell'incantesimo esercitato dalla Giraglia consiste nell'abbondanza di questa categoria. Gli organizzatori hanno contato 25 mostri e chissà se a chi li guarderà da lontano importerà sapere le differenze, per esempio, tra «Kauris m» di Marco Tronchetti Provera, «My Song» di Pigi Loro Piana, «Magic Jena» di Domenico Clienti, «Edimetra» di Emesto Gismondi, «821 P&B» di Marco Profili, «Quinta Santa Maria» di Silvano Boroli o «Alexia» dell'imprenditore argentino Albert Roemmers, che avrà alla tattica il campione mondiale Guillermo Parada e potrebbe essere il terzo incomodo nella corsa ingaggiata da «Idea Sai» e ((Alfa Romeo». Comunque, l'obiettivo dei vip resta il solito. Andare più forte. Se le condizioni di mare e vento saranno giuste, il record da battere è ancora quello detenuto da «Biviera di Bimini» di Giorgio Benvenuti, che nel '98 tagliò la linea d'arrivo delle 243 miglia dopo 24 ore, 21; minuti e 27 secondi. Anche l'obiettivo degli spettatori sarà il solito: dare ima sbirciata da vicinissimo. Appuntamento al cocktail di lunedi, quando le banchine del vecchio porto di Saint Tropez saranno occupate da lunghe tavolate con le specialità provenzali. Altro che noia! «Idea Sai», una delle barche tra le favorite alla Giraglia Rolex Cup Francesco De Angelis sarà nel pozzetto di «Idea Sai» e farà da tattico a Bressani Tutti e due promettono di colmare l'improvviso vuoto lasciato dal mancato duello Soldini-Fauconnier Una fase della finale vinta da One World su Alinghi alla Nation's Cup, la regata di match-races svoltasi ieri a Trieste