«Per salvare la Sanità meno Asi»

«Per salvare la Sanità meno Asi» PROPOSTA DELLA LEGA NORD IN REGIONE PER RIORGANIZZARE IL SETTORE «Per salvare la Sanità meno Asi» Gota: si potrebbero risparmiare 22 milioni di euro airanno Giuseppe Sangiorgio La Lega Nord, dopo «^li attacchi e le strumentalizzazioni» del centrosinistra in tema di Sanità, propone un proprio «vademecum» per arrivare a breve ad una soluzione che consenta di rimettere ordine nel settore riducendo le spese. Lo fa con Roberto Gota, presidente del Consigho regionale e segretario del partito, Matteo Brigandì, assessore della giunta Ghigo (che loda come «persona seria, pacata e costruttiva»), insieme coni consiglieri Oreste Rossi e Claudio Dutto. Primo punto: ridurre le Asl da 22 a 10-11, una per provincia, 3-4 in quella di Torino. Spiega Gota: «Chiederemo di inserire questa e le altre nostre proposte nel piano sanitario sotto forma di emendamenti». Con lo slogan «Meno passacar te, più servizi ai cittadini» con il quale la Lega vuole dare concretezza al proprio progetto. «Tutti parlano di riduzione dei costi, ma nessuno spiega come fare». Con un minor numero di Aziende sanitarie, osservano Gota e Dutto, «riusciremmo a risparmiare 22 milioni di euro l'anno sui costi fissi e il personale in esubero potrebbe essere ricollocato presso altri enti pubblici». Altro aspetto, la gestione degh immobili che le Asl hemno ricevuto in donazione. «Si tratta chiarisce Dutto - di edifici non utilizzati per scopi sanitari, spesso abbandonati». «La sanità - sottolinea Brigandì - assorbe il 70 per cento del bilancio regionale e non può essere appannaggio di un solo partito, mentre le conseguenze della gestione ricadono su tutta la maggioranza». La Lega chiede quindi che sia individuata in termini analitici la destinazione di ciascun presidio - ospedahero, con programmi e tempi per il trasferimento o il mantenimento dei servizi, e la netta separazione fra le funzioni di alta direzione, svolte dai direttori generah, da quelle di pura gestione da delegare ai dirigenti amministrativi. Fondamentale, neh'ottica del risparmio diventa pure il lavoro dei medici di base. Che in prospettiva dovrebbero ragrupparsi in poliambulatori, al servizio del cittadino 24 ore su 24, in modo da poter effettuare visite e piccoh interventi specialistici, attenuando la pressione che oggi esiste sugli ospedali. Per evitare scompensi e «incidenti di percorso» poi colpiti giustamente dalla magistratura, la Lega propone di centralizzare, a livello regionale, gli acquisti di apparecchiature ad alta tecnologìa e delle polizze assicurative. Allo stesso ' modo dovrebbe essere istituzionalizzata la distribuzione dei farmaci tramite i punti di vendita interni agh ospedah, dove le medicine costano sino al 60 per cento in meno. Infine, le liste' d'attesa, che, secondo la proposta delo Carroccio, dovrebbero ridursi a tempi massimi di un mese, grazie aha creazione di un sistema informatizzato centrale e non a discrezione di ciascun direttore. «Questa razionalizzazione - spiega Rossi - è più che mai necessaria anche in prospettiva dell'aumento delle tariffe su tutte le prestazioni sanitarie, approvato una decina di giorni fa dal Comitato regionale della sanità. Si tratta di prezzi fermi al 1997, che adesso crescono mediamente del 20-30 per cento. E se non voghamo aumentare ticket e tasse per far quadrare il bilancio, dobbiamo razionalizzare e far diminuire le altre spese». Il presidente Roberto Cota

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