Fra Seedorfe Coco una plusvalenza di nome Manuela

Fra Seedorfe Coco una plusvalenza di nome Manuela Fra Seedorfe Coco una plusvalenza di nome Manuela Gigi Garanzini COME passa il tempo. Un anno fa eravamo al day-after coreano e sembrava che chissà quando avremmo mai rialzato la testa, oggi viviamo un interminabile dopo-Manchester e chissà chi sarà capace di farcela abbassare. Il Milan batte moneta (celebrativa), la Juve rimarca le distanze dai collezionisti (di figurine). In effetti Fiorentino Perez, presidente del Real, somiglia sempre più alla proiezione adulta di un ragazzino che deve completare l'album, Raul, celo, Zidane, celo, Ronaldo, celo, Beckham, manca. Forse mancava gente in difesa, come la stagione ha dimostrato ampiamente, ma con le figurine dai numeri bassi si fa meno marketing, si vendono Il Milan ringrazia ancora per lo scambio proposto dagli interisti l'anno scorso. L'olandese è stato protagonista della stagione mentre l'ex azzurro è salito alla ribalta per il flirt con la Arcuri meno magliette e si vincono meno PaUoni d'oro. S'arrangerà Del Bosque, con uno che crossa megho di Figo ma, quand'è ora, toma anche meno. E s'arrangeranno Makelelb, Conceicao, Cambiasso, anche Salgado, il Real è una società pronta a soddisfare ogni minima esigenza, cosa sarà mai ima bombola d'ossigeno in più o in meno. FIGURINA. Passa sì il tempo. Un anno fa Byron Moreno era il nemico pubbhco numero uno, Di Livio gh aveva appena ribadito all'aeroporto, dopo averglielo già suggerito in campo, di starsene alla larga dall'Italia, vita naturai durante. Tempo sei mesi e Moreno era ospite d'onore in uno show di Raidue, denaro dei contribuenti sotto forma di canone of course, tempo altri sei e dirigerà a metà lugho la finale ài un torneo notturno a Scortichino, provincia di Ferrara. Ormai è anche lui una figurina, nel suo piccolo. E sempre nel suo piccolo anche il nostro è un popolo di collezionisti. SCAMBIO. E per fortuna che passa, il tempo. Sembra ieri cht Inter e Milan si saltano alla gola, non nel derby europeo per fortuna, prima. Storie eh rigori dati e non dati, anzi soltanto dati per la verità, contro l'Inter sul campo del Chievo, a favore del Milan un po' ovunque sino al rispettabile totale conclusivo di 15. Era stato Pacchetti ad aprire la querelle, sull'altra sponda non s'erano tirati indietra, qualcuno prendendola sul serio l'aveva buttata là, mai più affari, mai più scambi tra Inter e Milan. Già. E le plusvalenze? L'estate, difatti, sta portando consigho. Si tratta sui nomi, si insegue l'affare tecnico da accoppiare a quello economico, anzi finanziario, anzi di cosmesi del bilancio. L'ipotesi di partenza era Shevchenko-Recoba, si è ripiegato su Serginho-Dalmat, la soluzione minimalista potrebbe essere Laursen-Conceicao. E' vero che la plusvalenza viene prima di tutto. E' ancor più vero che nel calcio di oggi il pudore è alle spalle. Ma se ancora ne esistesse ima traccia, se la parola fair-play continuasse ad avere un senso, dopo lo scambio di un anno fa il Milan dovrebbe sempheemente dire, grazie di tutto e adesso fate voi. Seedorf contro Coco. Uno che si è preso la ribalta a settembre e con rarissime pause l'ha mollata alla fine di maggio, la notte di Manchester. L'altro che se la sta guadagnando adesso, per via del flirt con la Arcuri. Beato lui, se parliamo di tempo libero. Se parliamo invece di pallone, beato il Milan.

Luoghi citati: Ferrara, Italia, Manchester