LEuropa all'italia: avanti con la ricetta Tremonti di Enrico Singer
LEuropa all'italia: avanti con la ricetta Tremonti LA PRESIDENZA GRECA PRENDE ATTO DELLE INTENZIONI DI ROMA E LA INVITA A PROSEGUIRE IL LAVORO LEuropa all'italia: avanti con la ricetta Tremonti Berlusconi: possiamo estenderla al di là delle infrastrutture Enrico Singer inviato a PORTO CARRAS (GRECIA) Dal vertice europeo arriva un incoraggiamento alla prossima presidenza italiana perché «prosegua il lavoro», in collegamento con la Commissiono, per «lanciare l'iniziativa di sostegno alla crescita attraverso un piano di investimenti nelle grandi infrastruttute». Ma i capi di Stato e di governo riuniti a Porto Carras, sul mare della penisola Calcidica, non hanno discusso nei dettagli quello che è stato già ribattezzato il «piano Tramonti». Lo ha annunciato lo stesso Silvio Berlusconi: «E' più opportuno trattare questo tema nel primo Consiglio che si terrà nel semestre italiano». Perché è un progetto che richiede una discussione approfondita e nel summit di ieri non era all'ordine del giorno. E perché - dice Berlusconi - «abbiamo pensato, anche un po' egoisticamente, di tenere questo argomento come un tema importante della nostra presidenza e di estenderlo al di là anche delle stesse infrastrutture». Così, al pùnto 53 del lungo comunicato finale del vertice, il Consiglio europeo che ha chiuso la presidenza greca della Uè ha «preso atto» delle intenzioni e ha richiamato anche il lavoro che nella stessa direzione ha già svolto la: Commissione. I prossimi passi saranno discussi nell'Ecofin di metà luglio a Bruxelles. Poi andranno avanti i contatti con la Banca europea per gli investimenti, che Tremonti ha già indicato come il «pivot» della raccolta dei capitali privati per finanziare gli investimenti. Infine, il piano completo sarà portato al primo Consiglio della presidenza europea che si terrà, sempre a Bruxelles, in ottobre. Ieri Berlusconi ha voluto rilanciare le ragioni che sono alla base del progetto: «Per dare sostegno all'economia bisogna sostituire la domanda privata, che cala nei momenti di difficoltà, con la domanda pubblica che non deve essere di consumi, ma di investimenti». In particolare nel settore delle infrastrutture dei collegamenti europei che hanno un valore aggiunto. Quello di risolvere uno dei problemi che più penalizzano lo sviluppo del mercato unico. Ma che, ia anticipato Berlusconi, pos¬ sono essere estesi anche ad altri due campi. Gli investimenti nel settore della difesa, con «specializzazioni» Paese per Paese. E un maggiore finanziamento della ricerca e della scuola in generale. Sul capitolo difesa, il presidente francese, Jacques Chirac, ieri a Porto Carras si è spinto ancora più avanti ipotizzando apertamente lo «storno» delle spese in questo settore dai vincoli del Patto di stabilità. Ma il progetto Tremonti sulle grandi infrastrutture - e Berlusconi lo ha ricordato rimane all'interno del Patto e punta a mobilitare fino a 70 miliardi di eviro. E' una cifra che il premier svedese, Goran Persson, ha definito comunque «non sufficiente» per innescare un consistente processo di ripresa. Un giudizio che contrasta con quello di Romano Prodi. Il presidente della Commissio- ne ha detto che il piano è uno «strumento importrante». Non solo per sostenere la ripresa economica, ma per realizzare opere di cui l'Europa ha bisogno: «Questi investimenti sono necessari perché, altrimenti, ci vorranno venti o trent'anni per completare le reti transeuropee ed anche nella ricerca i ritardi diventeranno incolmabili». Prodi, ri- spondendo alla domanda di un giornalista inglese al termine del summit, ha poi detto che la Commissione «manterrà una stretta collaborazione con la presidenza italiana che consentirà di presentare proposte concrete per il rilancio dell'economia». Dal vertice di Porto Carras è partito anche un nuovo appello a tutti gli Stati dell' Unione perché vengano centrati gli obiettivi fìssati nei Grandi orientamenti di politica economica (Gope). Tre i punti essenziali: ridurre debito e deficit e favorire la ripresa economica, intervenire con riforme del mercato del lavoro per aumentare gli occupati, nùforzare la sostenibilità delle finanze pubbliche. Con una particolare at-7 tenzione alla riforma delle pensioni che la situazione demografica rende necessaria' per evitare di «lasciare alle future generazioni un càrico troppo pesante di spesa». Una nota positiva, nelle conclusioni economiche del summit, è dedicata all'adozione del pacchetto fiscale e di quello «energia». Ma sulla strada degli obiettivi di Lisbona fare dell'Europa il mercato più competitivo del mondo entro il 2010 - «resta ancora molto da fare». La strategia è aH'ìntemo del Patto di Stabilità e punta a mobilitare 70 miliardi di euro Lo svedese Persson: «Serve ancora di più» Dal Consiglio Uè un nuovo appello agli Stati membri perché taglino i deficit e portino avanti . la riforma previdenziale il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti
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