E il vecchio Zoff stoppò i carioca di Tiziana Platzer

E il vecchio Zoff stoppò i carioca ASTI TEATRO ENTRANEL VIVO E il vecchio Zoff stoppò i carioca «Italia-Brasile 3 a 2» di Enia per Laboratorio d'autore Uomini a confronto nella Personale di Spiro Scimone PROSEGUE il cartellone del Festival Asti Teatro, quest'anno ricco di idee e progettato per essere megafono scenico; per nuovi attori e autori italiani, per le risorse artistiche del territorio astigiano e di eventi nazionali e intemazionali. Venerdì 20 è dedicato a Davide Enia, scelto per la sezione «Laboratori d'autore»; Enia sta realizzando un testo sui bombardamenti anglo-americani che nel 1943 colpirono Palermo, pronto integralmente solo il prossimo autunno. Una parte, «Studio su maggio '43», sarà presentata alle 23 nell'ex Chiesa deh'Annunziata, preceduta alle 21,30 dallo spettacolo che ha debuttato allo Stadio San Siro l'anno scorso «Italia-Brasile 3-2», ovvero quel 90" minuto dei quarti di finale del Mundial '82, quando il brasiliano Eder sta per girare un calcio d'angolo nella porta azzurra difesa da Zoff, età 40, «non ci può arrivare manco pi' niente». E invece chiude gli occhi e ce la fa e può urlare al mondo intero «Picciotti, stavolta vinciamo noiàutri!». Fa parte invece della sezione «Astipalcoscenico» uno degli avvenimenti più importanti, «Max Black» di Heiner Goebbels, compositore e regista tedesco che ha studiato come «incatenare» suoni e immagini e il fuoco, sabato 21 e domenica 22; sul palco, unico attore, André Wilms, che si muove in un laboratorio da moderno alchimista e munito di congegni in grado di sviluppare piccole esplosioni e fuochi artificiah. Domenica 22 è anche la giornata del laboratorio di psicoteatro condotto da Pellegrino Delfino, psicoterapeuta e regista teatrale. «Il vero Ispettore Hound» è il testo del ceko Tom Stoppard messo in scena dal Teatro degli Acerbi lunedì 23, rivisitazione del giallo inglese classico, molto stile Agatha Christie, mentre martedì 24 e mercoledì 25 alle 23 a Palazzo Mazzola è il momento della Casa degli Alfieri, realtà rappresentativa dell'attività teatrale territoriale: «Historia du surdato (Fiaba di Cuntapetri stolto e sognatore)» liberamente ispirata all'«Histoùe du soldat» di Strawinsky-Ramuz. E' la storia di colui che l'intero villaggio considera (do scemo» e che parte per la guerra, ma anche da stolto comprende in fretta la devastazione dell'animo umano. Mercoledì 25 c'è anche «Nunzio», opera prima nel '94 dell'autore siciliano Spiro Scimene, sul palcoscenico con Francesco Sframeli e la regia di Carlo Cecchi; due uomini ai margini della vita, l'uno forse un killer, l'altro solo in casa. E giovedì 26, sempre di Scimone a cui la sezione «Personale d'autore» fa un omaggio, «Bar», stessi attori in scena e regia di Valerio Binasco; altri due uomini, altre solitudini raccontate dentro un luogo pubblico, il bar, nel retro. Tiziana Platzer Martedì 24 e mercoledì 25 «Historia du surdatu (Fiaba di Cuntapetri stolto e sognatore)»

Luoghi citati: Asti, Brasile, Italia, Palermo