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Una giornata senza cinema la Serrata deilocali Una giornata senza cinema Venerdì 20 gran parte delle sale piemontesi sono per la prima volta «chiuse per sciopero» CINEMA chiusi venerdì 20 giugno. L'Agis e l'Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), infatti, hanno indetto uno sciopero per sensibilizzare gli enti pubblici e i piemontesi sulla crisi che stanno attraversando le sale regionali. Alla serrata non aderiscono i multiplex, principali indiziati di questo momento di difficoltà sfociato la scorsa settimana con il fallimento del circuito Giuliva (Greenwich, Kong, King, Empire, Gobetti di San Mauro, Supercinema di Venaria e Tortona i locali chiusi): Pathé Lingotto, Cineplex Massaua e Warner Village rimangono, invece, aperti. «Siamo tutti colpevoli e responsabili - spiega Gaetano Renda della Kkc, proprietario di Due Giardini e Fratelli Marx -, la politica, il pubblico, per molti anni l'Agis, il sindacato che non ha mai riqualificato il personale, i distributori, i produttori. Ora bisogna ragionare per il rilancio. Personalmente sono preoccupato: i miei cinema sono sani ma bisogna pensare al domani». Un momento difficile che riguarda tutti i cinema torinesi, anche punti di riferimento dello spettacolo cittadino come il Centrale d'essai. «Grazie a un accordo con la Kkc - dice il proprietario Gianni Pilone - siamo riusciti a proseguire nella nostra politica di film di qualità proponendo i titoli della Lucky Red ma nonostante i buoni titoli apprezzati dal pubblico registriamo un calo del 20 per cento di presenze rispetto allo scorso Simo». A questa precaria situazione si aggiunge un'estate al cinema tipicamente italiana, cioè con pochi titoh in grado di attirare molto pubblico in sale con aria condizionata e ormai all'avanguardia per quanto riguarda la proiezione e il sonoro dei film. In Europa avviene esattamente il contrario. Daniele Cavalla Il Lux di Galleria San Federico, locale storico della città