La piccola Calliope scopre che non le spuntano i seni

La piccola Calliope scopre che non le spuntano i seni La piccola Calliope scopre che non le spuntano i seni M IDDLESEX è il nome di un quartiere di Detroit, la città dove nasce e cresce il protagonista narratore, sfacciatamente onnisciente (nel senso che è in grado di riferire con grande precisione anche avvenimenti ai quali non ha partecipato), dello straripante nuovo romanzo di Jeffrey Eugenides, quello dell'inquietante Vergini suicide. Ma il titolo allude anche al sesso incerto del medesimo protagonista, novello Tiresia il quale a causa di una malformazione fu scambiato alla nascita per ima bambina e come tale allevato fino a circa quattordici anni, quando avendo preso coscienza della propria fondamentale natura, invece, di maschio, sia pure non del tutto completo, decise di adeguarvisi. L'episodio cruciale, pur spesso anticipato, avviene tuttai ltnt nlla fase c pvia soltanto nella fase conclusiva del libro, che per le prime quattrocento e passa pagine racconta piuttosto quanto sta a monte della vicenda della nostra Calliope che poi diventa Cai, vale a dire la storia dei genitori e prima ancora dei nonni patemi di costei. Questi ultimi erano una coppia di incestuosi fratello e sorella greci di Turchia, i quali dopo essere sfuggiti per miracolo al crollo dell'Impero Ottomano e in particolare all'eccidio di Smime, si sposarono tenendo nascosta la loro consanguineità, e diventarono cittadini americani. Oppressa da un oscuro senso di colpa lei, Desdemona, futura nonna di Cai, si rifiutò poi di integrarsi nella nuova comunità e visse sempre chiusa in casa, a parte una parentesi durante la quale, in un momento di crisi economica, riprese la sua antica attività lavorando a una manifattura di sete in un quartiere malfamato. Invece lui, Lefty Stephanides, dopo ato licenziato dal suo essere stato licenziato dal suo primo impiego come operaio alla catena di montaggio Ford le tenta tutte. A Detroit gli sposini sono ospitati da una coppia di parenti di cui lui, un eccentrico tipo impegnato in traffici poco chiari, a un certo punto sparisce per ricomparire sotto vesti del tutto diverse. Durante il proibizionismo Lefty apre una specie di bettola, punto di partenza della fortuna del suo unico figlio Milton, che alla lunga diventa proprietario di una catena di ristoranti. Milton e sua moglie hanno a loro volta due figli, un maschio, detto Chapter Eleven, e la nostra Calliope, vittima del genoma che seipeggia nella famiglia, non identificato dal vecchio dottore anche lui greco e reduce da Smime, all'eccidio dei cui cari abbiamo vividamente assistito. Calliope va dunque a scuola con le femminucce, tra le quali anzi in un primo tempo spicca per la sua singolare avvenenza. Poi però le cresce il naso, le si allargano le spalle, mentre a differenza delle sue coetanee non le spuntano i seni, e non le vengono le mestruazioni. Inoltre si sente stranamente attratta da una amichetta... Ridotta ai fatti essenziali e dopo il tragico inizio con l'esodo dei nonni, la storia di questa Calliope Stephanides e dei suoi progenitori non contiene spunti gran che romanzeschi, in attesa delle singolari caratteristiche del suo caso, i cui risvolti medici e sociologici colui che racconta discute a vari anni di distanza, da Berlino dove vive e dove ha contatti quasi normali con entrambi i sessi, anche se non può consumare fino in fondo quelli con le ragazze. I dettagli dell'evoluzione definitiva di Calliope nell'uomo che adesso ne ripercorre pacatamente la formazione ci vengono peraltro solo lasciati intuire, perché come ho detto la storia si ferma poco dopo il momento della scoperta fondamentale fatta dalla ragazzina. E si può dire che la condizione particolare di Calliope-Cai sia più che altro il filo conduttore, se non addirittura il pretesto, di una saga familiare rievocata con molto brio. La formula del fortunato librone di Eugenides è quella di molta della migliore narrativa giovane americana, ossia una situazione bizzarra con qualche risvolto addirittura surreale, resa plausibile dall'iperrealismo di molti particolari, arricchita mediante puntuali ricerche storico-scientifiche, commentata con umorismo e perlustrata senza fretta e senza timore di divagare né di ripetersi. Eugenides è impeccabile nella discussione dei risvolti medici del suo caso-limite, e informatissimo nella ricostruzione di avvenimenti e atmosfere di prima della nascita della sua protagonista o di quando costei era molto piccola, vedi l'apocalisse nell'Egeo, o la dura città industriale statunitense negli anni della recessione, ovvero la famosa sommossa di Detroit sotto la presidenza Johnson, con incendi e saccheggi (di cui peraltro gli Stephanides beneficiano, grazie alle assicurazioni stipulate da Lefty). Particolarmente gustosa è, sempre e comunque, la resa della mentalità della comunità greca, osservata con affetto e divertimento da un dotato discendente che come molti americani ha il problema del rapporto con le proprie origini, e che nella fattispecie ha scelto un modo particolarmente estroso per ripercorrerlo. IN «MIDDLESEX» DI EUGENIDES LA STORIA DEL PROTAGONISTA SCAMBIATO ALLA NASCITA PER UNA BAMBINA È IL PRETESTO PER UNA BRIOSA SAGA AMERICANA DI UNA FAMIGLIA GRECA Jeffrey Eugenides aveva esordito con «Le vergini suicide» Jeffrey Eugenides Middlesex traduzione ai Katia Bagnoli, Mondadori, pp.606, e 79 ROMANZO

Persone citate: Chapter Eleven, Eugenides, Jeffrey Eugenides, Johnson, Katia Bagnoli, Mondadori

Luoghi citati: Berlino, Detroit, Impero Ottomano, Turchia