«Non volevo ucciderlo all'inizio scherzavamo»

«Non volevo ucciderlo all'inizio scherzavamo» CONFESSA L'ASSASSINO DELLA DISCOTECA MASKARA «Non volevo ucciderlo all'inizio scherzavamo» «Non volevo ucciderlo, è accaduto tutto così per caso. Mi spiace...». Ha confessato Gabriel Imbréa, il piastreUista romeno, arrestato l'altro giorno dagli investigatori della Squadra Mobile per l'assassino di Dan Solot, l'immigrato originario di Bucarest morto per una coltellata al cuore, nella notte tra sabato e domenica. Al commissario Marco Basile e ai suoi uomini che, per tre giorni, hanno passato al setaccio la comunità romena di Torino, Gabriel ha raccontato ogni cose tra le lacrime: «Era iniziato tutto a causa di imo stupido scherzo. E poi c'è stata la rissa. Quando siamo usciti abbiamo ripreso a picchiarci. Ad un certo punto io ho avuto paura, ho preso il coltello e ho vibrato quel colpo. Ma non volevo ammazzarlo...». Sposato in Romania, dove ancora vive sua moglie ed un figlio. Gabriel Tmbrea era arriva¬ to in Italia qualche anno fa. Aveva trovato lavoro come artigiano ed aveva avviato le pratiche per ottenere il permesso di soggiorno. Contro di lui, negli archivi della polizia non c'è nulla: mai una denuncia, mai un problema, anche minimo, con la giustizia. Per risalire al suo nome gli investigatori della sezione omicidi della Squadra Mobile, hanno interrogato decine e decine di persone. Un'indagine vecchio stile, senza intercettazioni o pentiti. Rilevate le contraddizioni nei racconti dei testimoni, sono, quindi, riusciti a scoprire il nome dell'assassino. Il resto è stato relativamente facile. Gabriel Imbrea, catturato a casa, ha ammesso ogni cosa, quasi si aspettava l'arrivo dei pofìziotti: «Ero venuto in Italia soltanto per lavorare, per dare un futuro mighore alla mia famiglia; ancora non so che cosa nu sia preso quella notte...».

Persone citate: Dan Solot, Gabriel Imbrea, Gabriel Imbréa, Gabriel Tmbrea, Marco Basile

Luoghi citati: Bucarest, Italia, Romania, Torino