Da oggi «El Barrio» capitale degli hacker di M. Per.

Da oggi «El Barrio» capitale degli hacker PREVISTE DUEMILA PRESENZE AL RADUNO NAZIONALE Da oggi «El Barrio» capitale degli hacker Dopo Firenze, Milano, Roma, Catania e Bologna sarà Torino ad ospitare l'Hackmeeting 2003, l'incontro delle comunità e delle controculture digitali italiane più atteso dell'anno. Oltre duemila hacker arriveranno, da oggi a domenica, a El Barrio, in strada Cuorgnè 81, per una tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e, soprattutto, di apprendimento collettivo delle nuove tecnologie e del loro utilizzo. A Torino, nelle sessioni di lavoro aperte a tutti - ventiquattro ore su ventiquattro - si daranno appuntamento, dunque, i famigerati hacker, descritti a più riprese dalla stampa e dagli organi di informazione come pirati informatici, sabotatori, criminali e perfino terroristi della rete. «E' la solita confusione che si fa tra hacker e cracker - spiegano gli "acari" torinesi -: i cracker sono quelli che bucano i siti, che attaccano la rete per fini diversi: dal puro divertimento alla mera dimostrazione di potenza, ma anche per guadagno e speculazione. L'etica hacker è tutta un'altra cosa: noi voghamo padroneggiare la tecnologia e promuovere la libera circolazione della conoscenza, combattendo il potere delle multinazionali e'il consumismo' informatico monopolistico». Etica del progresso e democrazia, dunque. Ma allora da dove viene la fama da pirati? «A molti fa comodo identificarci come pirati informatici: chi' non si conforma o dissente è mostrato come un pericolo e quindi da isolare e emarginare». Difesa della libertà, negazione della censura e della manipolazione, informazione dal basso e rifiuto dell'omologazione: sono queste le parole che si sentono più frequentemente negli hacklab italiani, veri e propri laboratori in cui gli hacker insegnano gratuitamente a studenti, pensionati, professionisti e casalinghe a destreggiarsi tra hard disk, schede madre, tastiere e software. Cuore del meeting torinese sarà il «lan space», spazio dove ognuno può portare il proprio computer e collegarsi in rete con gli altri, sperimentando, giocando e condividendo gratuitamente i propri materiali. Si parlerà di economie e lavoro nella rete che incoraggiano l'utilizzo di tecnologie e software liberi e non commerciah, come il sistema operativo GNU/Linux, di diritti digitali, privacy e nuove leggi sul diritto d'autore e, per chi non hai mai messo le mani su una tastiera, sono in programma seminari e incontri che partono dalla telematica di base. Nessun biglietto di ingresso per l'Hackmeeting; solo ima sot' tòg'crairotìérfaòodtàtiva'dh'é'Servirà a coprire le spese di organizzazione. Il programma completo delle lezioni e dei seminari è on line su www.hackmeeting.org. [m. per.]

Luoghi citati: Bologna, Catania, El Barrio, Firenze, Milano, Roma, Torino