Ferrante: Toro, riavrai i miei gol

Ferrante: Toro, riavrai i miei gol IL CENTRAVANTI HA LA FIDUCIA DI EZIO ROSSI ED E' PRONTO A RIPORTARE LA SQUADRA GRANATA IN A Ferrante: Toro, riavrai i miei gol «Sarà l'anno del riscatto, cancellerò gli errori» Aurelio Benigno TORINO Una cosa è certa: finalmente quest'estate non sarà più "il tormentone" di casa granata. Infatti, negli ultimi anni, vuoi per probalemi con la società, vuoi per quelli contrattuali, il nome di Marco Ferrante veniva sempre tirato in ballo di questi tempi come un difficile se non impossibile caso da risolvere. E lui, quasi sistematicamente, rispondeva non a parole, nemmeno polemizzando, ma con l'unica cosa che ha saputo fare nella sua vita di calciatore: i gol. E in maglia granata, nel bene (tanto) e nel male (poco) di gol ne ha realizzati ben 113. Insomma, "segna sempre lù" come citava un vecchio striscione milanista dedicato a Maurizio Ganz. E anche quest'anno sembra che il nuovo Toro riparta proprio da questo concetto: sarà ancora Ferrante il bomber. Coadiuvato da un novello bomber che è Simone Tiribocchi reduce dai 17 sigilli che hanno consentito al Siena di approdare per la prima volta nella sua storia in serie A. Inoltre, ci sarà pure André Finga, altro vertice, quello sinistro, del tridente che sarà la grande novità tattica del nuovo Toro di Ezio Rossi. Ferrante ha letto e seguito l'evolversi del mercato granata, anche con grande attenzione, visto che continuava a sentire pareri discordanti sulle cessioni "forzate" per via degli alti ingaggi che giravano in casa granata. Ma sono bastate tre telefonate per tranquillizzarlo: la prima a Roberto Graverò «tranquillo, rimani con noi e saranno i tuoi gol a trascinarci in serie A». La seconda ad Alessandro Moggi, il suo procuratore: «Non ci sono problemi, il Toro è disposto a fare sacrifici per te perchè sa perfettamente che i tuoi gol saranno ancora decisivi». E la terza proprio ad Ezio Rossi: «Marco, sarai ancora tu il nostro centravanti». Adesso Ferrante, il bomber granata più prolifico dell'era moderna si gode le vacanze e non vede l'ora, tranquillizzato da tutti, di incominciare questa nuova avventura granata, l'ottava per lui: «Sarà l'anno del riscatto. Mi vergogno per quanto è accaduto la scorsa stagione, ma sono pronto a sacrificarmi come mai ho fatto prima per cancellare la più squallida stagione del Toro di tutti i tempi e soprattutto di riscattarmi in parte trascinando la squadra in serie A, sarebbe il minimo dopo tutto quello che è accaduto». Sarà un Toro assai diverso, soprattutto con un attacco tut- to rivoluzionato, frutto del nuovo modulo tattico voluto da Ezio Rossi. Ma Ferrante sembra già avere le idee molto chiare al proposito: «Mi ispira molto il 4-3-3. E' un modulo che esalta gli attaccanti e come potrei non essere felice di questo cambiamento. Ma il posto dovrò sempre guadagnarmelo con i gol, io so fare solo quello nella vita e credo proprio che il nuovo allenatore questo lo sappia se ha consigliato la mia conferma. Inoltre, Zaccarelli e Graverò credono in me e non sarò certo io a tradire la loro fiducia. Anche per questo non vedo l'ora di cominciare». Tiribocchi a destra, Ferrante in mezzo e Pinga a sinistra. Vale a dire un potenziale realizzativo degno della serie A: «Ma la riprova sarà solo il campo a darla. Per era le parole e le nostre potenzialità servono solo a far sognare i tifosi. Ma io conosco la serie fi, che secondo me significa solo lavoro, sudore e sacrificio. Ma è chiaro che con Tiribocchi e Pinga che conosco benissimo non avrò problemi, anzi, finalmente potrò smetire chi sostiene che devo giocare da solo in attacco. Non è così e lo dimostrerò». Intanto, ieri è sparsa la voce di un piccolo giallo legato a Davide Mandelli, il difensore centrale rientrato dal prestito con il Siena. Sembrava che il rinnovo contrattuale fino al 2006 non fosse stato raggiunto. Invece, Graverò ha rasicurato tutti: «L'accordo esiste, ma manca la firma in quanto Mandelli è in vacanza. Nessun problema, il triennale è garantito». «Il 4-3-3 è un modulo che esalta gli attaccanti ma dovrò guadagnarmi il posto segnando, solo questo so fare» «Conosco la B, significa tanto sudore. Con Pinga e Tiribocchi smentirò chi sostiene che devo giocare da unica punta» Quest'estate Ferrante non è II tormentone di mercato di casa granata

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