Torino nell'elite dell'hockey ghiaccio di Silvia Garbarino
Torino nell'elite dell'hockey ghiaccio LA SQUADRA DEL PRESIDENTE OLDANI SI E ISCRITTA AL PROSSIMO CAMPIONATO DI Al DOPO ESSERE STATA PROTAGONISTA NEL TORNEO CADETTO Torino nell'elite dell'hockey ghiaccio «La partecipazione è vincolata al reperimento di uno sponsor ma con l'Olimpiade alle porte è necessario fare qualche cosa» Silvia Garbarino Il nome Torino risuonerà in serie AI il prossimo anno grazie all'hockey ghiaccio. Il team subalpino, grande protagonista della passata stagione in A2, ha sciolto gli ultimi indugi e si è iscritto alla massima serie. Un ritomo sul palcoscenico eccellente dell'hockey, per i colori biancoblù, più volte annunciato e che ora può giungere al traguardo. Con un carico di fatiche e ostacoli ancora da superare, non certo indifferente in una città che sembra digerire poco la disciplina. Sotto le cure (e soprattutto gh investimenti) del presidente Bruno Oldani, le maghe del Torino sono comunque tornate a fiammeggiare in pista. E la sconfitta patita contro l'Appiano, nelle finah della A2, non ha intaccato la volontà e la costanza della società torinese di crescere qualitativamente, anche per l'entusiasmo indotto dall'organizzazione sotto la Mole (e nelle vallate) delle Olimpiadi invemah del 2006. «Le Olimpiadi sono un momento eccezionale e come società di hockey abbiamo voluto pensare da subito ad un progetto che potesse crescere con l'attenzione pubblica per l'evento spiega Oldani -. La partecipazione all'A2 ha portato un beneficio per quanto riguarda il settore giovanile, ben 35 sono i bambini under 6 che si sono iscritti al nostro corso di propedeutica all'hockey. Le difficoltà però sono davvero tante e spesso si ha voglia di mollare tutto. L'iscrizione alla AI è stata pertanto preventiva, ma non è detto che poi si riesca a partecipare». Il nodo grosso da sdogherò è relativo alla sponsorizzazione. Le trattative con la Noicom, annunciate a fine campionato, sono ancora attuali ma senza una prospettiva sicura e tutel sta dagh enti istituzionali, la stessa azienda di telecomunicazione non si sente di esporsi. «Noi vorremmo partecipare alla AI fino al 2006 - dice Oldani - con l'obiettivo di riuscire a portare ai Giochi anche qualcuno dei ragazzi del nostro vivaio. Un progetto che da più parti. Comune, Provincia e Regione compresi, piace ma che gira e rigira non porta a nulla di concreto. Con la Noicom la trattativa è aperta ma serve che gh enti locah ci sostengano maggiormente». Tasto economico innanzitutto: per disputare una AI senza essere la squadra materasso servono 550-600 mila euro. Il Comune di Torino ha assicurato un piano finanziario da 100 mila euro più alcuni interventi alla pista di To-Expo, quah un nuovo display, nuove tribune e un ritocco alla pista stessa. «Aspettiamo che anche la Regione ci dia il suo contri- buto, già promessoci a voce - aggiun- gè Oldani - e che sbloccherebbe altre situazioni». In stand by intanto stanno sia l'allenatore della rinascita, Massimo Da Rin sia i giocatori. «Tutti hanno già promesso che la priorità è di giocare da noi, ma entro metà lugho dovremo comunicargh quah sono le reali opportunità - conclude il presidente del sodalizio - che gh possiamo garantire». L'HCTorino è stato protagonista nell'ultimo torneo di serie A2, dominato a lungo e conclusosi amaramente con la sconfitta nella finale con l'Appiano
Persone citate: Bruno Oldani, Massimo Da Rin, Oldani
Luoghi citati: Comune Di Torino, Torino
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