A cena l'omaggio alla tradizione industriale

A cena l'omaggio alla tradizione industriale A cena l'omaggio alla tradizione industriale Aristocratici, monarchici e borghesi fra i 360 invitati al Museo deirautomobile La Torino bene, quella dell'aristocrazia e dei monarchici, ma anche dell'industria o della finanza, ha applaudito ieri sera i principi di Savoia al buffet organizzato dagli Ordini Dinastici al Museo dell'automobile. Primo appuntamento mondano per 360 selezionatissimi invitati, e momento d'incontro per Vittorio Emanuele con i simboli della tradizione gloriosa della città dell'auto, attraverso la visita ai bolidi del passato ma anche l'incontro con i modelli avveniristici degli stilisti carrozzieri: è stata ammirata la «Rossa» Pininfarina e non ha voluto mancare Lilli Bertone, che ha portato al Museo la Birusa, il gioiello dell'ultimo salone di Ginevra; Fabrizio Giugiaro ha invece raggiunto alla serata i genitori, Giorgetto e Maria Teresa, al volante della Corvette Moray. Accolti dal direttore Rodolfo Gaffmo, Vittorio Emanuele, Marina Doria ed Emanuele Filiberto hanno ammirato le Lamborghini e le vecchie Ferrari: «Le amo molto - ha detto Emanuele Filiberto -: papà ne aveva una, una California B u». Vittorio Emanuele è salito al volante della «Itala», che affrontò il pruno raid Parigi-Pechino. Poi gli ospiti di Carlo e Gabriella Buffa di Ferrerò sono stati accompagnati ai tavoli: a quello di Marina Doria, con Buffa, il marchese Nicolò Palici di Sumi, presidente dell'Istituto della Real Casa, e Giuseppe Pichetto. A quello di Vittorio Emanuele, Anna Ghigo e William Casoni, a due sedie da Giam- piero Leo; c'erano Antonello Angeleri ed Antonio Forchino, era atteso Vittorio Chiusane, non sono mancati il principe Boncompagni Ludovisi, il conte Alessandro Perrone di San Martino, il conte Gherardo Balbo di Vinadio o la baronessa Angioletta Guidobono. Molte le signore in lun¬ go, i décolleté impreziositi da parure di gioielli. Tra gli ospiti, la pittrice russa che ritrae i pontefici Natalia Tsarkova, e il segretario piemontese di Alleanza monarchica Ezio Susella. Organizzato dalla Promotour, che ha scelto il catering della Locanda della Posta di Cavour, il buffet (tra fiori e tovaglie gialli e blu, i colori dei Savoia e di Torino) prevedeva un menu servito al castello di Racconigi nel 1903, aperto dal Cappon magro di San Giacomo. Poi agnolotti del plin, e il «Bianco di fagianella al ribes». Per chiudere, naturalmente, «Gàteau Savoia». [g. fav.j Il buffet organizzato dagli Ordini Dinastici primo appuntamento mondano a Torino: un'occasione per visitare i bolidi del passato ma anche per conoscere gli avveniristici modelli dei designer - Giorgetto Giugiaro con Emanuele Filiberto II salone del ricevimento al Museo dell'automobile per 360 selezionatissimi invitati

Luoghi citati: California, Ginevra, Parigi, Pechino, Racconigi, Savoia, Torino, Vinadio