E' nel mattone la banca dei piemontesi

E' nel mattone la banca dei piemontesi E' nel mattone la banca dei piemontesi Mutui cresciuti del 1707o: «Sono scesi i tassi, ma aumentano i prezzi» Marco Accossato E' nel mattone la nuova banca dei piemontesi. Dopo la crisi dell'economia e il crollo dei rendimenti, cresce il mercato dei mutui: 4-17 07o nella nostra regione, nel 2002, rispetto all'anno precedente. Ma i tassi particolarmente vantaggiosi (5,8 la percentuale media degli interesse fra la miriade di proposte) portano con sé il rovescio della medaglia: trascinando il mercato immobihare, i mutui convenienti fanno lievitare i prezzi della casa. Un bilanciamento al negativo. E' la fotografia tracciata ieri da Abbey National Bank nella sede torinese di via Bertela angolo via San Tonunaso, durante il tradizionale appuntamento di metà anno. «Il Piemonte - spiega Donatella Squellerio, direttore marketing di Abbey - è sceso dal quinto al sesto posto nella classifica nazionale dei contratti stipulati, superato dalla Toscana. L'andamento di questi primi sei mesi del 2003 ci permette comunque di continuare a essere ottimisti sulla crescita del mercato dei mutui, che pensiamo possa chiudere l'anno con un ulteriore aumento di circa il 2007o a livello nazionale». In Piemonte, è Cuneo la città che ha fatto registrare il maggiore incremento di erogazioni ^5907o), per un valore complessivo pari a 272 milioni di euro. Biella segna l'unico indice negativo piemontese: -1207o. Ma questo dato va interpretato, visto che il mercato della casa nel biellese è cresciuto di circa il 3 e mezzo per cento. «E l'interpretazione - spiega Maurizio Visconti, direttore marketing di Abbey - è che probabilmemnte, a Biella, la casa si acquista pagando in contanti, togliendo magari i soldi dal conto che rende lo zero virgola, e investendo direttamente il proprio denaro in un'abitazione nuova». Chi compra il mattone, rivelano i numeri, cerca un tetto per sé, oppure lo fa come investimento, come un conto in banca destinato a fruttare infinitamente di più. L'obiettivo dell'osservatorio, giunto quest'anno alla terza edizione, è il monitoraggio del mercato italiano dei mutui ipotecari. La finalità è quella di evidenziare le caratteristiche principah del mercato dei mutui in Italia, le tendenze recenti, le differenze territoriah, i punti di debolezza e di forza rispetto al contesto europeo. Sono ormai lontani gli- anni dei tassi al 1407o. Oggi, chi sceglie il «variabile» può ottenere (inizialmente) addirittura una percentuale del 2. Ma orientarsi nel moltipli¬ carsi di proposte diventa sempre più difficile e così l'Italia si spacca in due: «Il Centro-Sud è più orientato al tasso fisso, mentre le regioni del Nord guardano con maggiore interesse il variabile», osserva ancora Donatella Squillerio, citando dati nazionali. «Nei prossimi 8-12 mesi - prosegue - si prevede un ulteriore aumento dei tassi di circa lo 0,25, il che farà però salire ulteriormente il prezzo d'acquisto». I contratti stipulati in provincia di Torino incidono per il 63 per cento rispetto agli affari in Begione. Nel solo capoluogo, le compravendite sono aumentate del 19 per cento, con oltre 29 mila contratti firmati e soldi «prestati». Ma anche la provincia continua a far gola. Migliori performance del mercato dei mutui, prima che a Torino, si registrano a Verbania (56 milioni di euro pari a un +35 07o dei contratti), Alessandria (222 milioni di euro, H- 1807o) e Vercelli (71 milioni di euro, 4-1507o). L'indagine presentata dalla Abbey Bank rivela che il numero di erogazioni è cresciuto dopo 2 anni di paralisi «Nei prossimi otto mesi i tassi saranno ancora più vantaggiosi»

Persone citate: Donatella Squellerio, Donatella Squillerio, Marco Accossato, Maurizio Visconti