«Esposito disse: questa mazzetta è per l'assessore» di Giulio Gavino

«Esposito disse: questa mazzetta è per l'assessore» SANREMO, SI DIMETTE BISSOLOTTI, CHE HA SCRITTO AL SINDACO: «VADO SUBITO DAL MAGISTRATO» «Esposito disse: questa mazzetta è per l'assessore» Nuove rivelazioni sullo scandalo dell'Accademia della canzone: valeva 30 mila euro Giulio Gavino Gianni Micaletto SANREMO Si è dimesso l'assessore al Turismo «più potente d'Italia», travolto dallo scandalo per le tangenti all'Accademia che fabbricava nuovi talenti per il Festival, indagato di concorso estemo in corruzione, abuso d'ufficio e turbativa d'asta. Prima una lettera recapitata al sindaco dal collega di studio, poi la decisione di comparire subito davanti al magistrato che conduce le indagini, anticipando di ventiquattr'ore la scaletta degli interrogatori. Si è consumata così la giornata più lunga di Antonio Bissolotti, 45 anni, avvocato ma soprattutto politico in carriera, uno degli uomini di punta di Forza Italia in Liguria (fino a ieri era anche coordinatore cittadino degli «azzurri»). Intanto dalle intercettazioni risulta che il patron dell'Accademia, Angelo Esposito, alcuni mesi fa, mentre stava preparando nel suo ufficio alcune mazzette, disse: «Questi 30 mila euro sono per l'assessore». Ieri Bissolotti ha deciso di giocare in contropiede anticipando 2 processo politico già avviato dai partiti, compresi quelli della «sua» maggioranza (la Lega ne aveva chiesto la testa). Tornato in città da San Pietroburgo al seguito dell'Orchestra sinfo- nica, ha scritto la lettera per il sofferto addio, concordata con il difensore, l'avvocato Alessandro Mager. Una ventina di righe per chiudere otto anni ininterrotti di amministrazione sulla poltrona più invidiata, gestendo budget inarrivabili per qualsiasi altra città delle dimensioni di Sanremo. Un'escalation che gh ha consenti¬ to di diventare l'assessore più «televisto», nel senso d'interviste e passerelle in tv, e di accumulare incarichi (è anche vicepresidente della Cassa di risparmio di Savona e presidente di «Area 24», la società per gestire il riuso dell'ex ferrovia del Ponente ligure) assieme a una certa dose di antipatie per quel temperamento un po' scontroso e decisionista. Sognava di diventare consigliere d'amministrazione Rai, e si sentiva già sindaco «in pectore», erede del suo padre politico, l'otorinolaringoiatra Giovenale Bottini (Fi), 64 anni, il primo cittadino più votato d'Italia. Era soprattutto lui che trattava con la Rai r«affare Festival»: l'ultimo viaggio a Roma è di pochi giorni fa per definire la nuova convenzione. Un'operazione da 90 milioni di euro tra contanti e produzioni a Sanremo, nella quale l'Accademia della canzone avrebbe conservato la sua parte: quattro posti sul palco dell'Ariston per la sezione giovani. Ha tolto al suo partito l'imbarazzo di gestire una situazione che si stava facendo esplosiva. Ma chi lo conosce bene sa che non s'arrende. Lascia assicurando allo stesso Bottini, anche lui indagato ma a differenza sua ancora circondato dalla totale fiducia della maggioranza di centrodestra, la sua «piena estraneità ai fatti contestati». Ha ritenuto il suo gesto «doveroso alla luce delle enormi e smisurate strumentalizzazioni di cui viene ad essere oggetto l'intera vicenda». Al pm Antonella Politi, che coordina le indagini, Bissolotti si è presentato poche ore dopo aver lasciato le sue cariche istituzionali. E' arrivato in moto a Palazzo di giustizia, «scortato» dal difensore e da alcuni collaboratori, e se n'è andato un quarto d'ora dopo. Il tempo necessario per registrare agli atti dell'inchiesta la decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere. Prima, da consumato protagonista, non aveva evitato taccuini e telecamere. Dagli atti, ieri, è emerso un altro particolare: il patron dell'Accademia, Angelo Esposito, ora arrestato, qualche mese fa preparava, sulla scrivania, diverse mazzette dicendo; «Questi 30 mila euro sono per l'assessore». E secondo l'ipotesi dell'accusa l'assessore in questione è Bissolotti. E', invece, stata una maratona l'interrogatorio di Rosanna Mani, condirettore di Tv Sorrisi e Canzoni, indagata di corruzione per l'appalto dell'Accademia. Arrivata accompagnata dall'avvocato Daria Pesce la Mani è entrata nell'ufficio del pm Politi, uscendone cinque ore dopo. Ha risposto alle domande degli inquirenti e nel lungo confronto ha sfogato anche nel pianto la tensione accumulata. In procura era atteso anche l'ex capo struttura di Raiuno Mario Maffucci che ha ottenuto un rinvio dell'inteiTOgatorio a domani per il legittimo impedimento del suo avvocato, l'onorevole Vincenzo Siniscalchi che ricopre l'incarico di presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camere, ieri impegnato in Parlamento dove si discute il Lodo Maccanico. I interrogato per cinque ore anche il condirettore di «Tv Sorrisi e Canzoni» L'ex capo struttura di Raiuno Maffucci ha invece ottenuto un rinvio L'assessore al turismo Antonio Bissolotti (45 anni), avvocato ed esponente di Forza Italia

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