Crociata contro la strage dei larici di A. Mac

Crociata contro la strage dei larici PROMOSSA UNA RACCOLTA DI FIRME: «FERMIAMO LO SCEMPIO AMBIENTALE» Crociata contro la strage dei larici Oltre 800 alberi abbattuti per costruire la pista di bob a Cesana CESANA «Fermeremo questo scempio ambientale. Ne sono sicuro». Ad urlare allo scandalo per gh 800 larici abbattuti in località Pariol, per far posto alla futura pista da bob, slittino e skeleton dei Giochi olimpici di Torino 2006 è Marco Rigat, giovane agricoltore di Cesana e presidente della Scuola di sci San Sicario. Lui ed altri agricoltori della zona hanno da poco avviato una raccolta di firme e aperto una casella di posta elettronica (nobobpari® yahoo.it) per aumentare le centinaia di adesioni già prese porta-a-porta tra i cittadini di Cesana contrari al taglio delle piante e alla costruzione della pista. E così, in questi giorni, in paese non si parla d'altro. Una Cesana spaccata in due, dove non c'è negozio, bar o ristorante nel quale non venga messa in discussione la pista olimpica con tanto di espropri, taglio di alberi e ammoniaca anidra nella misura di 50 tonnellate contenuta nei serbatoi e nelle serpentine refrigeranti della futura struttura. «Sì, è proprio vero, sono in molti qui a Cesana che ora sono contrari alla pista. Ma dove erano mesi fa? Da un anno a questa parte e cioè da quando è stato deciso che tale struttura da Sauze d'Oulx doveva farsi qui a Cesana, abbiamo organizzato decine di incontri su questo. A parte le dimissioni di Daniele Bermond che rappresentava gh agricoltori della zona, il sottoscritto non ha mai ricevuto neppure una lettera con dubbi o lamentele. Ora, capisco lo choc di molti che in questi giorni hanno visto abbattere centinaia di piante e arrivare anche le ruspe per gh scavi, ma sono sicuro che per loro è solo un momento eh crisi. Quando la pista ci sarà saranno soddisfatti», sbotta il sindaco di Cesana Roberto Serra che tiene a sottohneare i risultati ottenuti dalla sua amministrazione con il Comitato organizzatore dei Giochi olimpici 2006 per avere una pista che garantisse il mighore inserimento ambientale della zona. «Se la pista verrà realizzata come si stanno facendo oggi gh espropri siamo a posto! Ho sentito che alcuni di questi invece che a Cesana sono stati notificati addirittura a Sauze d'Oulx. Comunque vadano le cose noi siamo decisi a fermare i lavori. Il nostro scopo oltre a quello di denunciare agli organi competenti il disastro ambientale in atto è quello di arrivare a raccogliere le firme necessarie per abrogare con lo strumento del referendum popolare la legge sulle Olimpiadi torinesi che dà la possibilità di eseguire scempi come questo. Sembrerà un'utopia ma possiamo farcela», conclude Margo Rigat. [a. mac]

Persone citate: Daniele Bermond, Marco Rigat, Rigat, Roberto Serra