Il Requiem di Correggia Suoni barocchi in centro

Il Requiem di Correggia Suoni barocchi in centro CLASSICA Il Requiem di Correggia Suoni barocchi in centro LEONARDO OSEUA Per la prima volta ufficialmente se si eccettua un'«anteprima» nella quiete appartata dell'abbazia dì Staffarda - risuonano stasera le note dell'ultimo lavoro del compositore torinese Enrico Correggia. E' un'opera ampia e ambiziosa, come testimonia il titolo «Musik fiir das Ende der Tage: Requiem»: una «musica per la fine dei tempi» che parrebbe richiamare il «Quartetto» dì Messiaen, ma che invece come dice l'autore - non ne è neanche lontana parente. La prima esecuzione, stasera appunto alle 21 in Conservatorio, chiude la stagione dell'Orchestra Filarmonica dì Torino e impegna, oltre al complesso strumentale, un coro (l'Ensemble dì Torino diretto da Nicolò Vito Griva) e due cantanti sohsti, il soprano Linda Campanella ed il baritono Matteo Peirone. Commissionata dalla stessa Filarmonica e diretta da Guido Maria Guida, la «Musik» di Correggia si basa su alcuni testi allucinati e visionari del poeta gallese Dylan Thomas. Il senso di questo originale «Requiem», come spiega l'autore, è che quando arriva la morte «si deve sperare che essa apporti una pace senza strascichi, così che i trapassati riposmo davvero, tenuti ancora in vita dal nostro ricordo». L'aggancio di Enrico Correg¬ gia è diretto e toccante : infatti la dedica è alla memoria della madre e l'unica eccezione «non inglese» dei testi è una brevissima frase latina («Dies mei sicut umbra declinaverunt»), scritta nella cappella del cimitero di Moncalieri dove giacciono le sue spoglie. La serata della Filarmonica prevede anche altre due opere assai famose, l'aOuverture Coriolano» dì Beethoven e la «Sinfonia Incompiuta» dì Schubert. Sempre stasera alle 21 s'inizia la rassegna Le Vie del Barocco, otto concerti nel centro storico di Torino, ad ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Il primo è annunciato nel Cortile della Fondazione Accorsi (via Po 55) e impegna l'Ensemble Baroque de Nice con strumenti d'epoca a interpretare «i fasti del barocco francese e itahano». Ecco Gilbert Bezzina e Laura Corolla violini, Frederick Audibert violoncello e Vera Elliott (clavicembalo) proporre pagine di Leclair, Couperin, Vivaldi, Corelh. Domani ahe 16, al Teatro Alfieri, gh appassionati di operetta non si perdano l'appuntamento speciale dedicato al «Paese dei Campanelli»: una selezione deUe pagine più celebri, legate tra loro dalla narrazione della trama e dall'originale messinscena che impegna anche 0 balletto Teatro Nuovo con coreografie dì Daniela Chianìni. Al so¬ prano Susy Picchio ed al tenore Giuseppe Pollini si uniscono la soubrette Alessandra Cecchetti, il comico Vincenzo Santagata e l'attrice Miriam Mesturino, con Giuseppina Scravaglieri al pianoforte. Giovedì alle 20,30 (con rephca venerdì ahe 21) al Lingotto l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai chiude la stagione e saluta il pubblico prima dì prendere il volo per il Giappone. La attende una tournée che, dal 29 giugno al 7 lugho, sotto la bacchetta di Rafael Friihbeck de Burgos, la condurrà a Nagoya, Osaka, Tokyo, Matsudo, Kanadawa e Tachikawa. Intanto, per le ultime serate torinesi prima della partenza, esegue sotto la direzione dello stesso de Burgos la Sinfonìa della «Forza del destino» dì Verdi, la «Sinfonia n. 4 Itahana» dì Mendelssohn e la «Sinfonia n. 6 Patetica» di Ciaikovskij.

Luoghi citati: Giappone, Moncalieri, Tokyo, Torino