«E ora stop ai super ingaggi»

«E ora stop ai super ingaggi» «E ora stop ai super ingaggi» Zac: da Galante a Lucarelli, chi non vuole restare con noi deve rinunciare a qualcosa Aurelio Benigno TORINO Il nuovo Toro sta nascendo proprio sotto il segno del «vecchio cuore granata». Renato Zaccarelli, Roberto Cravero ed Ezio Rossi hanno capito che per ripartire bene bisogna tornare alle origini. Ecco perché, almeno da un punto di vista caratteriale, sono stati ricercati giocatori con un certo tipo di mentalità. I ritorni voluti di Mandelli, Martinelli, Finga e Tiribocchi uniti agli acquisti di Rizzato, Walem e Fuser e a quelli probabili di Masolini e Fernandez offrono da un punto di vista, caratteriale ampie garanzie di serietà, professionalità e soprattutto di mentalità vincente. Il dg granata Renato Zaccarelli, pur con le dovute cautele e con il massimo rispetto dei ruoli, si fa portavoce del settore tecnico della società esprimendo grande soddisfazione per il lavoro svolto finora: «Siamo molto contenti: ci sembra di aver fatto delle scelte giuste, in poco tempo siamo già praticamente alla fine della nostra opera almeno per quanto riguarda i giocatori in entrata. Vedremo se strada facendo ci saranno altre opportunità, ma in questo momento direi che il più è stato fatto». Adesso arriva il difficile. Cioè vendere qualche giocatore di troppo. C'è chi vorrebbe cambiare aria, non rinunciando jjerò all'ingaggio di tutto rilievo. E' qui che la soddisfazione di Zaccarelli si trasforma di colpo in preoccupazione: «Il mercato in uscita è quello che ci sta creando più problemi. La realtà ci mette di fronte a situazioni molto difficili (Galante, Lucarelli, Osmanovski e Franco, ndr), ma noi abbiamo il dovere di provarci, anche se questi signori devono per forza mettersi una mano sulla coscienza». Questo è il vero problema: nessuno rinuncia a quello che ha, sebbene un piccolo sforzo potrebbe aprire scenari nuovi. E' lo stesso Zaccarelli che chiarisce il concetto: «Se desiderano la serie A (Galante) oppure cambiare decisamente aria (Lucarelli) devono per forza rinunciare a qualcosa. Noi non siamo disposti a pagare lo stipendio pur di mandarli via. Se li paghiamo noi, rimangono con noi, altrimenti o si fanno pagare gli ingaggi dalle società che li vogliono oppure fanno la rescissione del contratto. Anche se i due casi vanno ben distinti, perché Galante ha un solo anno di contratto con un ingaggio molto alto, mentre Lucarelli andrà in scadenza nel 2006 anche lui con un ingaggio notevole». Rimangono Osmanovski e Franco. Anche in questo caso Zaccarelli non può che allargare le braccia: «Sono in una situazione difficile, praticamente senza richieste. Osmanovski andrà in scadenza a giugno 2004, mentre Franco ha un impegno fino al 2005. Cercheremo la soluzione del prestito per entrambi, entrando magari in qualche scambio vantaggioso per noi, ma a questa soluzione ci crediamo poco: vorrà dire che rimarranno nella rosa che metteremo a disposizione di Ezio Rossi». Zac chiude con un messaggio ad Amilcare Berti, il presidente della Triestina in polemica con Ezio Rossi: «Noi non vogliamo portare via giocatori a nessuno, anche perché li cerchiamo a scadenza di contratto. Vogliamo giocatori che ci diano una manoi che vengano con entusiasmo e che soprattutto accettino le nostre regole. Perché qui adesso si fa sul serio: come una volta». Parola di Zac.

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