Michael: anche ai box la Ferrari è imbattibile di Stefano Mancini

Michael: anche ai box la Ferrari è imbattibile IL NUMERO UNO DEL CAVALLINO: NEI MOMENTI CRITICI ABBIAMO FATTO UN GRAN LAVORO DI TEAM Michael: anche ai box la Ferrari è imbattibile «Ho conquistato 999 punti nella carriera, per questo offro da bere» intervista Stefano Mancini inviato a MONTREAL HO temuto di dovermi ritirare, la situazione dei freni era critica». Michael Schumacher rivela che dietro il suo 68" successo, conquistato con apparente facilità, c'era un grosso problema tecnico. «Ne ho parlato via radio con il mio ingegnere (Chris Dyer, ndr), lui mi ha detto di risparmiarli». Lo ha salvato la potenza del motore e l'aerodinamica straordinaria della F2003-GA, che gli consentiva di non essere attaccato in rettilineo. Ora il pilota tedesco festeggia. Essere il numero 2, seppure provvisorio, del Circus proprio non gli andava giù. E' di nuovo in testa e curiosità - in carriera ha conquistato 999 punti. In tedesco, un numero con tre cifre uguali è uno «schnaps-zahl», numero fortunato. «Pagherò da bere agli amici qui a Montreal e al ritomo a casa - assicura Schumi -. Da noi c'è questa tradizione». La leadership ritrovata? «Lasciatemi dire che io e la squadra ce la siamo meritata. Ho vinto quattro Gran Premi, contro uno appena di Raikkonen, eppure ho soltanto tre punti di vantaggio. Su questo regolamento bisognerà riflettere. Comunque adesso siamo in una buona posizione». Della gara ricorda soprattutto quel problema ai freni: «E' stata dura. Nella prima fase ho tentato di attaccare Ralf, ma non ero mai abbastanza vicino, allora ho pensato a risparmiarli. Al primo pit stop, i meccanici sono stati velocissimi e mi hanno permesso di rientrare in pista davanti a mio fratello. Anche lui non era veloce abbastanza da attaccarmi. La pressione degli avversari? No, più sono, megho è, perché ognuno deve pensare all'avversario che lo precede e guardarsi dall'inseguitore. Le McLaren? Credo che avessero problemi con le gomme, mi aspettavo di vederle più avanti». Decisiva è stata anche la strategia. Williams e Ferrari avevano la stessa quantità di benzina? «No, io ne avevo un pizzico in più di mio fratello e questo mi ha permesso di vincere». Jean Todt gli fa i complimenti: «Bravo, hai corso una gara perfetta. Anche Barrichello è stato bravo: i suoi punti sono preziosissimi per il campionato costruttori». Il capo della gestione sportiva Ferrari festeggia i 60 successi della sua carriera a Maranello. E aspetta i prossimi: «Siamo convinti di avere tutti gli elementi per ottenere gli obiettivi che ci eravamo prefissati a inizio anno», cioè l'ennesimo trionfo mondiale. Ralf è deluso. Per la seconda volta consecutiva non ha sfruttato la pole position. «Michael ha ragione - spiega - non sono mai stato abbastanza vicino da attaccarlo». Entrambe le Williams hanno perso uno specchietto retrovisore, che è rimasto pericolosamente appeso alla carrozzeria. «In curva mi sbatteva sul casco», dice Ralf. «Mi oscillava davanti alla faccia e riii dava fastidio» aggiunge Montoya, che ha cercato inva- no di disfarsene strappandolo. Nel finale ero a ridosso dei due Schumacher, però non c'era possibUità alcuna di passarli. Abbiamo dimostrato che le nostre vetture sono mighorate e siamo finalmente sulla strada giusta». Barrichello si accontenta: «La mia gara è stata segnata da quanto accaduto alla partenza. I miei freni non erano ancora in temperatura (i freni di una Formula I perdono di efficienza a freddo, ndr) e ho toccato Alonso con l'ala anteriore, che si è danneggiata. Quando mi sono fermato per sostituirla abbiamo cambiato la strategia. Tenuto conto che dopo due giri ero finito all'ultimo posto, il quinto posto va bene». Il brasihano lamenta una serie di guai che hanno tormentato la sua corsa: problemi ai freni, la rottura del deflettore sinistro, noie al cambio. Quarto ieri dopo un'ottima prova (la Renault aveva poche chance su questo circuito che richiede tanti cavalli), Fernando Alonso recrimina sul risultato: «Non sono mai andato tanto vicino a una vittoria e invece non sono neppure salito sul podio. Nel Mondiale continua a essere lui la terza forza dietro alle corazzate Schumi e Raikkonen. Il finlandese annuncia la rivincita: «Ci rifaremo presto». Tra due settimane si corre al Nuerburgring, terra tedesca. «Noi ci saremo», assicura, mentre il suo compagno Coulthard maledice il cambio della sua McLaren: «Quando non riuscivo a ingranare quarta e quinta pensavo che comunque sarei riuscito a entrare zona punti. Poi ho perso anche la settima e mi sono ritirato». La gioia di Michael Schumacher alla conclusione del vittorioso Gp del Canada che lo porta al comando del mondiale

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