I ballo mistico dei Dervisci rotanti 'estasi dopo mille giri su se stessi

I ballo mistico dei Dervisci rotanti 'estasi dopo mille giri su se stessi DOMANI AL CONSERVATORIO I ballo mistico dei Dervisci rotanti 'estasi dopo mille giri su se stessi | YOUNISTAWFIK | Il termine dervisci (dal persiano darvish, mendicante) è la definizione di musulmani appartenenti alle diverse confraternite mistiche islamiche fiorenti in Turchia, Persia, subcontinente indiano e Africa settentrionale. Taluni vivono in monasteri, altri pellegrinando e mendicando; il popolo li venera come santi, indovini, taumaturghi. Alcune confraternite hanno assunto, in tempi passati, grande importanza politico-religiosa. Le principali confraternite (tariqa, scuola mistica), oltre alla Bektashiyya e alla Sanusiyya sono la Qadiriya fondata dal famoso santo persiano Abdu l-Qadir al-Jili o Jilani (morto nel 1166 a Baghdad) e diffusa in tutto il mondo islamico; la Qalandariya, fondata dal persiano Sawaji nel 1218; la Maulawiya, fondata dal grande mistico persiano Jalàl ad-Din Rumi, morto a Konya, attuale Turchia, nel 1273. La setta è nota per le frenetiche danze circolari cui si abbandonavano gli adepti per raggiungere l'estasi e l'unione con la divinità; la Naqshbandiya, fondata da Baha'ud-Din Naqshbandi di Bukhara nel 1389. La danza mistica Sema dei Dervisci Giranti è il rituale dei Mevlevi, i sufi della Confraternita fondata da Rumi, l'unico chiamato Mevlana dal turco «nostro Maestro», ritenuto il più grande poeta mistico di tutti i tempi. La danza da lui inventata si eseguirà in un affascinante spettacolo domani alle ore 21 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, piazza Bodoni, organizzato dal Centro Culturale Dar al-Hiima in collaborazione con la confraternita Sufi Jerrahi-Halveti. L'ensemble che suonerà e danzerà rappresenta l'autentica scuola della tradizione Mevlevi, sotto la tutela del Ministero della Cultura turco. E' una precisazione necessaria per distinguere i Dervisci autentici dagli imitatori. Questa danza è l'espressione stessa della realtà divina e della realtà fenomenica, in un mondo in cui tutto, per sussistere, deve ruotare come gli atomi, come i pianeti, come il pensiero. Il Sema simbolizza l'ascesa spirituale viaggio mistico dall'essere a Dio - in cui l'essere si dissolve ritornando poi sulla terra. Simbohcamente i Dervisci danzano con la mano destra rivolta al cielo per ricevere i doni di Dio, la mano sinistra volta alla terra per dispensare a tutti i doni ricevuti, o come ricevere energia dall'uni¬ verso e trasmetterla alla terra. Così domani sera si alzerà più in alto degli orrori della guerra e dei terrorismi, sui crimini dell'odio razziale e sui fanatismi rehgiosi che insanguinano la terra, 3 canto pacifico e raggiante di Rumi e dei suoi Dervisci che dopo otto secoli continuano la loro roteante danza.

Persone citate: Baha, Giuseppe Verdi, Naqshbandi, Rumi, Sema

Luoghi citati: Baghdad, Persia, Torino, Turchia