Capifossi lancia la sfida a Valentino «Ma il grande nemico sarà il caldo»

Capifossi lancia la sfida a Valentino «Ma il grande nemico sarà il caldo» MOTO, A BARCELLONA ROSSI IN FOLE INSEGUITO DALLA DUCATI, MALE BIAGGI (90) CHE PARTE IN 3a FILA Capifossi lancia la sfida a Valentino «Ma il grande nemico sarà il caldo» BARCELLONA Un caldo atroce, disumano. Di quelli che mettono in crisi prima il fisico dei piloti e poi le moto che guidano. Una canicola così, a Barcellona non se la ricordavano da tempo: 34" all'ombra dei box e asfalto bollente oltre i 50". Roba da mandare arrosto anche le gomme più resistenti. Così Valentino Rossi ha (facilmente) trasformato in definitiva la pole provvisoria del venerdì. Sia lui, sia Capirossi con la Ducati (la più penalizzata dalla temperatura elevata, visto il motore potentissimo) non hanno potuto mighorare il crono sul giro. Il pesarese della Honda, alla quarta pole stagionale, la 25a della carriera, si appresta quindi a centrare un altro obiettivo della sua strabiliante carriera, quella cioè di arrivare a quota 54 vittorie (tante quante quelle dell'australiano Doohan) e di salire così al quarto posto nella classifica di tutti i tempi, dietro ad Agostini (a quota 122), lo spagnolo Nieto (90) e l'inglese Hailwood, fermo a 76. Che ci riesca, però, sarà solo questione di fortuna: azzeccare la gomma ;iusta, infatti, sarà il temo al otto che tutti i piloti dovranno vincere stamane, nell'ultimo momento utile, durante il warm up, per sceghere la copertura migliore. «Ne abbiamo individuate due - ha detto ieri Valentino -. Sono quelle che non si sfaldano come mozzarelle e mi danno un po' di fiducia. Speriamo bene. Certo ci sarà da divertirsi, in gara: Capirossi lo vedo bello motivato, mentre Biaggi mi sembra un po' in crisi. Ma è meglio non fidarsi e tenere gli occhi aperti». SuperMax sembra un leone in gabbia: per tutta le sessione di prove è entrato e uscito dai box scuotendo il capo dentro il casco e imprecando in cuor suo. Partirà in terza fila, con il nono tempo. La sua Honda, carena nuova o no, di andare forte non ne vuole sapere: «Stiamo dando il massimo, ma passi avanti non se ne fanno. Non mi ricordo neppure da quanto tempo non partivo così indietro. E per la gara non mi faccio illusioni». Per di più negli ultimi minuti, a Max i meccanici hanno anche montato una gomma sbagliata, facendogli perdere tempo prezioso. Molto tranquillo invece Capirossi: la sua Ducati non ha raggiunti i vertici delle prove invernali, «ma in compenso mi sento pronto per la gara. Con questo caldo si andrà tutti un po' più piano, ma ci sarà da divertirsi ugualmente», «Anche perché - contiua Valentino - mi sa che dopo 7-8 giri saremo tutti a corto di gomme e si correrà sulle uova. E allora sì che ci divertiremo tutti». Primattori di giornata il francese Jacque con la Yamaha (ottimo terzo) e il texano Colin Edwards con una rinata Aprilia dopo le cure intensive sul circuito del Mugello nei giorni scorsi. Il tempo inclemente ha rovinato in parte anche le prove della classe 250 che continua a rimanere un feudo incontrastato per le moto di Noale. Quattro le AprUia in prima fila: davanti a tutti il francese Randy De Puniet, davanti a Manuel Poggiali e con Franco Battami buon quarto con ima moto «clienti». Per trovare la prima delle Honda, quella dell'argentino Porto, bisogna scendere in quinta posizione mentre il torinese Roberto Rolfo partirà con l'ottavo tempo, a dimostrazione che la sua moto ancora non è in grado di mordere la concorrenza nonostante il torinese abbia ricevuto materiale nuovo, in grado forse di farlo diventare competitivo nelle prossime uscite. L'essere partiti per primi, intomo alle 13, ha permesso ai piloti della 125 di mighorare le prestazioni del giorno prima, favoriti in questo da un leggero vento che ha attutito il calore sull'asfalto. Di questa particolare situazione ne ha approfittato lo spagnolo Pablo Nieto (Aprilia), capace di migliorarsi di quasi 6 decimi rispetto al giorno precedente e di tenere a bada quello che sta per diventare la più bella realtà del motociclismo italiano, il forlivese Andrea Dovizioso che con ima Honda meno attrezzata di quella dello spagnolo Pedrosa, ha strappato uno splendido secondo posto, relegando in terza e quarta posizione le Aprilia di Cecchinello (vincitore al Mugello) e dello spagnolo Barbera. Pedrosa, invece, dovrà partire dalla seconda fila (6" tempo), dietro anche a De Angelis. Ma il giovane iberico è un combattente e darà battaglia negli ultimi giri, secondo una tecnica di gara che finora lo ha visto tra i migliori. [e. b.] Il campione pesarese oggi può conquistare la 54a vittoria in carriera e diventare il quarto pilota di tutti i tempi Capirossi e la Ducati decisi a rovinare la festa a Valentino Rossi

Luoghi citati: Aprilia, Barcellona, Noale