Comunale granata senza pista d'atletica e con 27.500 posti

Comunale granata senza pista d'atletica e con 27.500 posti PRIMA DEL CALCIO OSPITERÀ LA CERIMONIA D'INAUGURAZIONE DELLE OLIMPIADI 2006 Comunale granata senza pista d'atletica e con 27.500 posti Romero e Cimminelli presentano a Palazzo Civico l'ipotesi di ristrutturazione del vecchio stadio il progetto Giuseppe Sangiorgio ON ci sarà la pista di atletica, anche se la distanza fra i primi posti sugli spalti e il campo da gioco resterà quella attuale, per desiderio della sovrintendenza che tutela i beni d'epoca, qual è considerato lo stadio Comunale, costruito negli Anni 30, cimelio di quel periodo storico anche con la sua torre Maratona. Il restauro è stato illustrato ieri a Palazzo Civico dal patron del Torino Calcio, Franco Cimminelli e dal presidente granata, Attilio Romero. Ad ascoltarli i presidenti della prima commissione consiliare (Bilancio e Patrimonio), Gioacchino Cuntrò, della quinta (Cultura e Sport) Paola Monaci e della commissione olimpica, Gavino Olmeo. Inoltre gli assessori Renato Montabone e Paolo Peveraro, capi¬ gruppo e consigheri di maggioranza e di opposizione in Sala Rossa. Il progetto prevede una capienza di 27.500 posti, tutti al coperto protetti da un tetto che non lascerà filtrare i raggi del sole, ma soltanto la luce, garantendo così un'ottima visibilità da tutti i settori. Ci saranno parcheggi sotterranei con accesso diretto alle tribune. A pian terreno troverà spazio la zona commerciale (1700 metri quadrati all'interno del complesso sportivo, più altri quattromila circa all'esterno), stand per esposizioni e mostre di settore. Al primo piano ci sarà la zona vip e per gli ospiti della società, il ristorante, la sala stampa, la sede di medicina sportiva e luoghi che potranno essere ad attività sportive. «Il criterio guida di tutta l'operazione - dice il presidente Romero - è il rispetto, la salvaguardia, il ripristino delle tradizioni architettoniche degli Anni Trenta, di tutto il complesso, come peraltro abbiamo concordato con la Sovrintendenza». I cantieri per realizzare la complessa operazione di restyling «profondo» saranno avviati a settembre contemporaneamente a quelli di ristrutturazione e recupero del «Filadelfia». Dovranno concluderei, al più tardi dopo 180 giorni, entro il marzo del 2005. A quella data il Comunale dovrà essere consegnato al Toroc per l'arredo finale in previsione dell'apertura dei Giochi olimpici che, com'è noto, saranno inaugurati proprio al Comunale nel febbraio 2006. Senza peraltro creare problemi alla ristrutturazione in atto, visto che al massimo si dovrà lasciare aperto un varco nella copertura per la fiaccola olimpica («Circa 15 metri», dice l'assessore Peveraro). Per l'inaugurazione è prevista l'aggiunta (negli spazi lasciati liberi dalla pista d'atletica smantellata) di 7500 poltroncine montate su tribune mobili che al termine della kermesse a cinque cerchi saranno rimosse. Per la stessa primavera 2005 dovrà essere in dirittura d'arrivo anche la realizzazione del palaghiac- cio. Nel dibattito sono intervenuti rappresentanti dei gruppi consiliari sia di opposizione, sia di maggioranza: da Gianguido Passoni (Pdci) a Walter Altea (An), da Gavino Olmeo, Paola Monaci e Marco Borgione (Margherita) a Paolo Chiavarino, Luigi Tealdi, Rocco Lospinuso (Forza Italia), da Gianni Nigro (Verdi) a Marilde Provera (Re). Numerose le obiezioni, per cui la delibera è rimasta in commissione per un ulteriore esame che si svolgerà entro giugno, quindi si tornerà in Consigho per il via libera definitivo alla concessione del Comunale in diritto di superficie al Torino per 99 anni, con una spesa garantita da fideiussione municipale. Lunedì, intanto, i parlamentari della Margherita (Merlo, Cambursano, Morgando e Vemetti), promotori della proposta di azionariato diffuso per rilevare il Club si incontreranno e daranno ufficialmente vita alla «Fondazione granata».

Luoghi citati: Filadelfia