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«Romagna mia» scaccia Anita Garibaldi LA RISPOSTA di O.d.B. «Romagna mia» scaccia Anita Garibaldi CARO signor Oreste del Buono, il 4 giugno scorso è apparsa sul Corriere Romagna la notizia della decisione adottata dal Comune di Gatteo Mare di intitolare una nuova piazza alla nota canzone del maestro Secondo Casadei Romagna mia. Di per sé là notizia potrebbe essere considerata fra quelle estemporanee tese a fare folklore, se il nome scelto non fosse stato anteposto a quello di Anita Garibaldi, come deciso in un primo momento dalla stessa Giunta. Non conosco le considerazioni che hanno indotto la Giunta di quel Comune a mettere sullo stesso piano la canzone del maestro Casadei e la figura di Anita Garibaldi, così come non riesco a trovare nessun nesso logico fra ciò che può essere considerata una pur bella canzone e una delle prime eroine del nostro Risorgimento, morta su un canetto o in un letto altrui, in miseria come misera è stata la sua vita, vestita di panni regalati per carità, lontana dalla propria Patria e dalla famigha per stare vicino al suo uomo, unica ragione di vita. Sarò un vecchio retrogrado, ma oltre a non trovarvi nessun nesso logico, ritengo la cosa di una irriverenza disarmante nei confronti dei valori fondanti della nostra tena. Qualcuno dirà, con una certa rassegnazione, che tutto ciò è frutto dei tempi che stiamo vivendo. D'altronde cosa ci si 3uò attendere da una società come 'attuale tesa unicamente al perseguimento del profitto e che riesce a esaltarsi solo quando si parla di pallone o di gioco d'azzardo? Luigi Rava, Faenza /TI ENTILE corrispondente, ^■^ chissà se è questione di società o magari di cose più piccole: un amico di Casadei, qualche testa leggera in Giunta. Pensi che disastro se l'uso di adoperare le canzoni nella toponomastica si diffondesse: con piazza Volare, via Perduto Amor, viale Attenti al Lupo... Oreste del Buono