Annan : Caschi blu nei Territori di Aldo Baquis

Annan : Caschi blu nei Territori SHARON ORDINA DUE ATTACCHI MISSILISTICI A GAZA E PROPONE AD HAMAS UNA TREGUA DI TRE GIORNI Annan : Caschi blu nei Territori Ancora stragi, uccisi 2 israeliani e 3 palestinesi Aldo Baquis TEL AVIV Di fronte ai bagni di sangue degli ultimi giorni, il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan è giunto alla mesta conclusione che da sob israeliani e palestinesi non riusciranno a reabzzare il Tracciato di pace e a procedere verso un accordo. Ragione per cui - ha spiegato a due giornalisti israebani - torna di attualità la necessità di organizzare una forza di interposizione da dislocare nei Territori. La reazione di Israele, contraria da sempre a qualunque tipo di controllo neutrale, è stata negativa. Come anche quella di Washington. Mentre i palestinesi, da sempre favorevob, si dicono disponibili. «Occorre a tutti i costi spezzare il circolo delle violenze», ha detto Annan all'opinione pubbbca israeliana, con le interviste rilasciate a Haaretz e alla televisione commerciale. E per avanzare in questa direzione una forza di interposizione, armata, potrebbe essere a suo parere la scelta giusta. In merito, ha ricordato, le Nazioni Unite hanno maturato esperienza e anche collezionato risultati tangibili. Da parte sua, il premier israe¬ liano Ariel Sharon, dopo avere ordinato una tempesta di missili su obiettivi di Gaza, ha lanciato stanotte la proposta di una tregua d'armi di tre giorni, all'organizzazione oltranzista palestinese Hamas: gli israebani - questo il senso della proposta - interromperebbe la propria campagna di uccisioni mirate, se a sua volta Hamas si impegnasse ad astenersi dagb attacchi contro Israele, compreso il lancio dei razzi Qassam. La proposta, portata per tramite del capo di gabinetto Dov Weisglass al ministro palestinese per le finanze Salam Fayad, è stata discussa a tarda notte anche dal presidente palestinese Yasser Arafat con i suoi collaboratori responsabib per la sicurezza. Ieri la diplomazia egiziana ha cercato ancora di convincere Hamas a sospendere la rivolta armata. Malgrado gb umori belbcosi degli ultimi giorni - scatenati da un attentato, fallito, di Israele alla vita di un dirigente di Hamas, Abedl Aziz Rantisi - gb egiziani avrebbero riscontrato una relativa disponibibtà al dialogo da parte degb integrabsti islamici. La sospensione degli attacchi suicidi - hanno detto - potrebbe avvenire se Israele accettasse a sua volta di sospendere le esecuzioni mirate dei comandanti dell'Intifada e se si ritirasse dai Territori occupati. Le due ipotesi - queUa di Sharon e quella di Hamas - in apparenza coincidono, ma l'appbcazione pratica potrebbe essere più compbcata; se una delle due parti ad esempio pretendesse che fosse l'altra ad impegnarsi per prima. Frattanto sul terreno la situazione resta incandescente. In meno di 24 ore, un israebano è stato abbattuto in un villaggio palestinese della Cisgiordania, due ricercati della Jihad islamica sono stati uccisi a Jenin, due coione sono state ferite in modo grave in una imboscata tesa loro da militanti di al Fatah presso Ramailab, un soldato israebano è stato ucciso con un colpo aba testa durante nuovi scontri a Jenni e un militante di Hamas è stato ucciso da uno dei missib a Gaza, mentre si accingeva con alcuni compagni, secondo Israele, a sparare razzi contro la cittadina ebraica di Sderot. Un ritmo di eventi da guerra civile. E gb americani tentano di puntellare il Tracciato di pace perché non crolb definitivamente. Il segretario di stato Colin Powell e il consigbere per la sicurezza nazionale Condoleezza Rice hanno avuto lunghe telefonate con israebani e palestinesi per ottenere un rinnovato impegno a procedere lungo le linee concordate aU'inizio di giugno ad Aqaba, in Giordania. E questo impegno è giunto, ha dichiarato Powell. Il premier palestinese Abu Mazen ieri era era «fuorigioco», occupato ad Amman con una operazione di cataratta. Nella sua intervista di ieri Kofi Annan ha espresso comprensione agb israebani per le misure adottate nella prevenzione di attacchi terroristici, ma ha anche chiesto che le loro ritorsioni abbiano un carattere proporzionato: le esecuzioni mirate dovrebbero dunque cessare. Un'opinione condivisa a quanto pare anche daUa maggioranza degb israebani secondo i quali l'attentato a Rantisi ha avuto l'effetto di indebolire maggiormente il premier palestinese Abu Mazen. In un sondaggio condotto da Yediot Abronot, il67 per cento degb intervistati hanno consigbato a Sharon e al ministro deUa difesa Shaul Mofaz di sospendere le esecuzioni mirate. Hanno anche sostenuto che, per il bene di Israele, la occupazione mibtare dei Territori dovrebbe presto cessare.