Sospetti sulla morte di un clochard

Sospetti sulla morte di un clochard CONOSCIUTO TRA GLI STUDENTI DI PALAZZO NUOVO, FORSE E STATO AVVELENATO Sospetti sulla morte di un clochard Trovato senza vita su una panchina, la polizia apre un'inchiesta Morte sospetta, per il clochard «mascotte» degli studenti di più generazioni di Palazzo Nuovo, conosciuto per i capelli rasta e il suo inseparabile cane, un pastore bergamasco dal pelo lungo, di nome Sheila, ora sparito. Adesso gli amici del quartiere, lo stanno cercando per soccorrerlo. L'uomo si chiamava Silvano Crivellaro, aveva 52 anni, ultima residenza ufficiale in via Marsigli, un'altra a Giaveno. L'hanno trovato l'altra mattina, agonizzante su una panchina ai margini dei Giardini Reali alcuni passanti. Silvano è morto al Mauriziano per «insufficienza respiratoria dovuta a intossicazione». E' stata aperta un'inchiesta, oggi ci sarà l'autopsia e le perizie tossicologiche che dovranno accertare quale sostanza ha ucciso il clochard adottato da un gruppo di punkabbestia, gli anarchici che hanno scelto i cani come compaghi di strada, come uno di loro. Tanto che, un paio di ragazzi, sono andati in commissariato ad esprimere i sospetti: «Forse hanno voluto fargli uno scherzo atroce. Gente che spaccia allucinogeni. Gli hanno dato una sostanza micidiale, per una persona debilitata come era lui, da una vita di stenti e di privazioni», così hanno testimoniato. I poliziotti del commissariato Centro, coordinati dal vice questore Vincenzo Di Gaetano, hanno raccolto le prime segnalazioni e vogliono ora indicazioni più precise. «Per il momento è solo un'ipotesi investigativa ma certamente non la lasceremo cadere nel vuoto. Vogliamo andare a fondo in questa vicenda, soprattutto per quanto riguarda la presenza di nuove sostanze stupefacenti nel quartiere. Se qualcuno ha voluto divertirsi con il povero Silvano, lo troveremo». In via Principe Amedeo, la «casa» di Silvano e del suo cane, i commercianti hanno iniziato una raccolta di fondi per organiz- zare un funerale. «Era un buono - raccontano aveva una cultura profonda e non voleva mai soldi. Le elemosine non le accettava. Aiuti sì, ma preferiva discutere con noi di libri e di filosofia». Dormiva sempre sulla stessa panchina, con il cane ai suoi piedi. L'anno scorso era stato colto da un malore e il vicequestore, che lo conosceva bene, lo aveva fatto ricoverare in ospedale: «Era preoccupato solo di Sheila, mi chiedeva sempre "come sta il cane"? Temeva che si perdesse. Invece lo avevamo affidato alle guardie zoofile». Nel passato di Silvano Crivellaro nessun reato. Solo una segnalazione, nel '72, lo indicava come consumatore di droghe. Niente di più. Era vedovo, la moghe Concetta è scomparsa da tanti anni. Nessuno dei familiari, ammesso che siano ancora in vita, è andato all'obitorio per una preghiera. [m. nu.l

Persone citate: Silvano Crivellaro, Vincenzo Di Gaetano

Luoghi citati: Giaveno