L'apocalisse da noi stessi creata di Alessandra Levantesi

L'apocalisse da noi stessi creata PRIME CINEMA L'apocalisse da noi stessi creata In «28 giorni dopo» l'umanità distrutta da un terribile virus Alessandra Levantesi Un gruppetto di animalisti penetra in un laboratorio di Cambridge e libera dalle gabbie delle scimmie cavia sottoposte ad un bombardamento di immagini di violenza provenienti da diversi teleschenni, mentre un ricercatore tenta disperatamente di fermarli urlando che le conseguenze saranno gravissime perché le bestie sono infette. E infatti «28 giorni dopo»... È un prologo davvero angoscioso quello del film di Danny Boyle: un ottimo horror sulla paura di grande attualità di un'epidemia virale in grado di distruggere l'umanità con il quale il regista scozzese di «Transpotting» ritrova lo smalto che con gli sfortunati «The Beach» e «Una vita esagerata» sembrava aver perduto. «28 giorni dopo» il fattorino Cillian Murphy si risveglia da un coma in un ospedale deserto e devastato, ne percorre in stato di trance le corsie, esce all'aperto in una Londra priva di qualsiasi presenza umana. Che è accaduto? Il ragazzo si aggira attonito in uno scenario di rovina e abbandono finché all'interno di una chiesa fra mucchi di cadaveri non scopre una specie di morto vivente con gli occhi iniettati di sangue. E' uno dei tanti insetti annidati nella città: orribili zombi che con il favore delle tenebre emergono dai nascondigli pronti ad attaccare i pochissimi ancora sani. Insieme ad altri tre sopravvissuti, Naomie Harris, Brendan Gleeson e sua figlia Megan Bums, Cillian si mette in viaggio per Manchester con la speranza di trovare salvezza. Esisterà un antidoto? Una parte del mondo sarà rimasta incontaminata? Girato in digitale e con attori poco noti prima del manifestarsi della Sars, «28 giorni dopo» esprime le fantasie apocalittiche di una società terrorizzata da un futuro che se stessa ha provveduto a creare. Non a caso a colpire di più non sono le scene con i mostri. Quello che impressiona è vedere zone normalmente affollate come Piccadilly Circus, Trafalgar Square o un'autostrada trasformate in un immoto, arcano paesaggio da civiltà scomparsa. E tra l'altro sono immagini cui Boyle sa conferire una suggestiva bellezza. 28 GIORNI DOPO da Danny Boyle con Cillian Murphy, Naomie Harris, Brendan Gleeson, Megan Burns Gran Bretagna 2002. Horror TORINO: Adua, Ambrosio, Lux, Massaua, Medusa, Pathé Lingotto, Warner Villag. MILANO: Brera, Mediolanum. Splendor. ROMA: Adriano, Ambassade, Atlantic,Gala)(y, Lux, Odeon, Savoy, Trianon, Tristar, Stardust Village, Gulliver, Dei Marconi, Warner Moderno, Warner Medici, Feronia, Cineland, Planet.

Luoghi citati: Cambridge, Gran Bretagna, Londra, Manchester, Milano, Roma, Torino