Chieri, è bello pedalare in sicurezza

Chieri, è bello pedalare in sicurezza Sul percorso ciclabile (e altri seguiranno è vietato il transito alle autoCh è bll Chieri, è bello pedalare in sicurezza Una nuova pista di 4 chilometri fino a Riva "Sotto questo sole bello pedalare, si" ma soprattutto in sicurezza. Mentre la bella stagione riporta manipoli di ciclisti lungo le strade provinciali e statali, Chieri inaugura la prima pista ciclabile riservata esclusivamente alle biciclette: vietato il transito alle auto, considerate off limits. "Chiunque può pedalare in tutta tranquillità da Chieri fino a Riva, è un percorso sicuro dove anche i bambini accompagnati da mamma e papà possono muoversi senza preoccuparsi del traffico" spiega l'assessore alla viabilità Domenico Benente. Tutto il Chierese è attraversato da un'infinità di stradine provinciali o poderali che sembrano ideali per gli appassionati delle due ruote, ma il drammatico incidente di due mesi fa a Riva di Chieri, in cui morirono tre ciclisti falciati da un'auto, dimostra che i pericoli sono dietro la curva. La nuova pista ciclabile si snoda dal centro commerciale II Gialdo per quattro chilometri tra scorci di prati e pioppeti fino al comune di Riva di Chieri. Lungo il tracciato, completamente asfaltato, sono state realizzate alcune aree attrezzate con autobloccanti, panchine, fontanelle dove si può fare una sosta, prendere fiato, magari sdraiarsi al sole prima di inforcare di nuovo le due ruote. Costo complessivo dell'opera: circa 500 milioni di vecchie lire. "Questo permetterà di rilanciare il ciclismo anche tra i giovani che adesso non hanno un tracciato vero e proprio dove allenarsi" conclude l'assessore. In effetti i veterani del Pedale Chierese, l'associazione che riunisce i cicloamatori della zona dal 1933, lamentano lo scarso interesse tra i giovanissimi. Michele Sabena, presidente del Pedale Chierese: "Una volta avevamo un bel vivaio, un gruppo di ragazzini che ce la mettevano tutta. Adesso la squadra dei giovani non c'è più, un po' è colpa della concorrenza del calcio, ma anche della sicurezza: i genitori non si fidano a lasciarli allenare lungo le strade per chilometri in mezzo al traffico". Chi viaggia in auto conosce i rischi di vedersi sbucare un cicUsta all'ultimo momento dietro una curva, magari in un tratto dove la carreggiata è troppo stretta persino per una sola vettura. Le piste ciclabili, insomma, sono una soluzione che mette d'accordo cicloamatori e automobilisti e migliora la viabilità, oltre a incentivare uno sport di grandi tradizioni. Il comune di Chieri già da tempo ha intrapreso la scelta di realizzare piste ciclabili lungo le corsie di statali e provinciali per ridurre i rischi e far viaggiare in sicurezza, come spiega l'assessore ai trasporti Roberto Palma. A Chieri ce ne sono diverse: ima lungo la strada Padana Inferiore in direzione di Riva; un'altra lungo strada Andezeno che si collega al tracciato della Rezza; un percorso ciclabile costeggia strada S. Silvestro, mentre un altro itinerario consigliato per le due ruote è quello lungo le stradine dei rii Pasano e Ravetta, realizzate in origine per garantire la manutenzione dei corsi d'acqua. Infine altri due percorsi sono in cantiere nel tratto di provinciale che collega Riva di Chieri a Pessione, e poi Pessione a Chieri. "In questi casi è previsto l'ampliamento o il rifacimento delle carreggiate a cui viene affiancata la corsia riservata alle biciclette" precisa l'assessore Benente. Ma alcuni consigheri, Angelo Gilardi, Pierino Tamagnone e Domenico Motta, hanno sottolineato che la strada giusta è quella delle piste ciclabili riservate solo alle biciclette, "una cultura ancora da costruire in Piemonte". Il gravissimo incidente di due mesi fa in cui un ragazzo di 25 anni invalido a bordo della sua auto è piombato addosso a tre ciclisti, Domenico Vergnano, Luciano Piovano ed Ermanno Arrobio, uccidendoli, ha riportato d'attualità la proposta di legge faUù eia Giancarlo Tappare, del Gruppo misto Unione Civica Riformatori, per mettere in sicurezza una serie di strade per la pratica del ciclismo sportivo e non agonistico. La proposta di legge dell' aprile 2002, per il momento ferma alla VI commissione permanente del Consiglio Regionale, propone di individuare itinerari ciclistici d'interesse naturalistico, di attrezzare con posti tappa, di ristoro e di assistenza meccanica i percorsi, e infine di renderli più sicuri dotandoli di una specifica segnaletica.

Luoghi citati: Chieri, Piemonte