Sparatoria tra la folla al Valentino

Sparatoria tra la folla al Valentino ALL'ORA DEL RIENTRO: L'AGGUATO A POCHI METRI DA CORSO CAIROU, ESPLOSI CINQUE COLPI, IL GIOVANE SI ACCASCIA SU UN'AUTO Sparatoria tra la folla al Valentino Ferito un maghrebino, attimi di terrore per i passanti Sono volate le pallottole ieri sera, Sono volate le pallottole ieri sera, in mezzo al traffico, fra la gente che rincasava, fra i ragazzi che giocavano ancora sulle aiuole del parco del Valentino. E' successo attorno alle 20: un regolamento dei conti, forse legato allo spaccio della droga. Un uomo, armato di pistola, ha aggredito un extracomunitario maghrebino. L'ha preso di mira fra un gruppo di connazionali, gli ha sparato e lo ha ferito più volte, inseguendolo per una decina di metri, incurante dei passanti, fino alla fermata dell'autobus, all'angolo di viale Virgilio con corso Vittorio Emanuele II, a pochi passi dall'arco di trionfo che celebra l'artigliere alpino. Per pura fortuna non c'è scappato il morto. Un paio di pallottole hanno solo ferito la vittima presa di mira e nessun'altra ha colpito i passanti e gli automobilisti che s' accingevano a rincasare. L'agguato è avvenuto ad un'ora ancora molto luminosa, quando è fìtto il traffico che da corso Vittorio Emanuele II s'accinge a svoltare a sinistra in corso Cairoli o a proseguire diritto, verso l'oltrepò, attraverso il ponte Umberto I. Svariale persone stavano attendendo gli autobus che si fermano in quel punto, sempre molto frequentato, ad ogni ora del giorno. All'improvviso si sono udite alcune detonazioni, in rapida successione. E' ancora difficile dire quanti colpi sono stali esplosi. La dinamica dei fatti è in corso di accertamento. Ma secondo alcune testimonianze l'aggressione ha i caratteri di un vero regolamento dei conti. E' stato preso di mira un gruppo di nord-africani, che stavano scambiandosi una bottiglia di birra, seduti su una panchina, jroprio all'imbocco di viale Virgiio, a poche decine di metri da una delle zone più frequentate dagli spacciatori. All'improvviso nello slargo prossimo al monumento all'artigliere è arrivata una vettura, con quattro uomini a bordo. Uno è sceso e ha incominciato a sparare con una pistola sul gruppo di bevitori. Nonostante la rapidità degli eventi alcuni sono riusciti a darsi alla fuga. Ma il tiratore ne ha incalzato uno in particolare, che ha incominciato a scappare, zigzagando fra le aiuole, per cercare rifugio fra la folla, verso corso Vittorio Emanuele IL L'aggressore l'ha inseguito lo stesso, per colpirlo a tulli i costi. Un paio di colpirlo a tutti i costi. Un paio di colpi sono andati a segno, altri probabilmente sono volati in mezzo al traffico. L'inseguito, colpito a un gluteo e nella schiena, ha cercalo estremo scampo fra i passanti. Ha avuto ancora la forza di scavalcare la transenna che separa la fermala dell'autobus dal controviale destro di corso Vittorio Emanuele II, poi si è gettato in mezzo alle macchine incolonnate all'incrocio di corso Cairoli. L'aggressore se l'è visto sfuggire e non ha più cercato di finirlo. Ha capito d'averlo comunque colpito e ha raggiunto la macchina dei complici, che si è dileguata in velocità. L'uomo ferito ha incomincialo a perdere le forzo e a barcollare a perdere le forze e a barcollare fra le macchine, fra i passanti che dal ciglio della strada non riuscivano a capire la rapida successione degli eventi. Ha finito la sua corsa dinanzi a un'argentea Fiat Marea Station Wagon, prossimali semaforo. Il conducente, accompagnato da una signora, l'ha visto stramazzare sul cofano. Non aveva più fiato per parlare. Vomitava sangue e faceva cenni. Indicava gli aggressori, cercava di far capire che gli stavano sparando, chiedeva soccorso. Si è fermala subilo un'altra macchina e i presenti hanno chiamato immediatamente il «118». In pochi minuti è giunta un'ambulanza. L'uomo è stalo portalo alle Molinelle, dove sono siale diagnc Molinelle, dove sono state diagnosticale più ferite, ma per sua fortuna nessuna è grave. Un proiettile ha colpito la spalla, dalla schiena, mentre un altro si è conficcato nel gluteo. E' stato operato nella notte..Non è in grado di parlare e risulla privo di documenti. L'unica possibilità per identificarlo è data dall'analisi delle impronte digitali. La polizia ha esploralo palmo a palmo il teatro dell'agguato e non ha trovato bossoli. Secondo Marco Basile, capo della sezione omicidi della Squadra Mobile, l'agguato potrebbe essere maturato nel mondo degli spacciatori che si contendono il mercato della droga al Valentino.

Persone citate: Marco Basile