Valentino, Loris e Max fenomeni al Mugello

Valentino, Loris e Max fenomeni al Mugello STORICO EN PLEIN DELL'ITALMOTO, SUCCESSI ANCHE IN 125 E 250 Valentino, Loris e Max fenomeni al Mugello tosi vince in rimonta, spettacolare il duello tra Capirossi e Biaggi La Ducati dà un'altra lezione di potenza e velocità: 332,4 km/h Cecchinello e Poggiali completano la festa dei 104 mila spettatori Enrico Biondi inviato a SWRPERIA È finita, come ci si aspettava. Cioè in un trionfo per i colori itahani nel Gp del Mugello, quinta prova del Motomondiale. All'ora dell'aperitivo aveva scaldato gh animi Lucio Cecchinello, nobile veneziano, che dall'alto dei suoi 34 anni ha strappato applausi mettendo a tacere il giovane spagnolo Pedrosa, che ha la metà dei suoi anni e grinta da vendere. Ha continuato all'ora di pranzo Manuel Poggiah, che in realtà è sammarinese ma per noi fa lo stesso, visto che è cresciuto sportivamente in Italia, ridicolizzando gh avversari a suon di giri record. Ma è stato al momento di prendere il caffè che lo spettacolo è entrato nel vivo e le colline del Mugello sembravano Pamplona nel giorno di San Fermin. Quando sono scesi in pista Valentino Rossi, Loris Capirossi e Max Biaggi il circuito toscano ha cominciato a tremare. Sin dalle prime luci dell' alba si erano dati appuntamento in centomila (per l'esattezza 104.127), intasando ogni tipo di strada che portava a Scarperia. Una folla così da queste parti non l'avevano vista mai, anche perché il catino mugellano di più non può contenerne, a meno di non mandare in tilt per un giorno intero il traffico di una regione. I tre hanno ripagato il pubblico di tanto affetto fornendo uno spettacolo eccezionale. Una battaglia fatta di sorpassi, allunghi, staccate, derapate e anche di scontri ravvicinati che ha tenuto con il fiato sospeso sino all'ultimo giro. Già, perché se è vero che le prime tornate sono state le più appassionanti, con Capirossi e Biaggi subito davanti e Valentino come al solito partito indietro, in sesta posizione, è anche vero che, una volta sbarazzatisi del giapponese Nakano i tre hanno cominciato a fare i fenomeni. Per un po' addirittura i tifosi hanno pensato alla vittoria di una moto italiana. E questo grazie a Capirossi la cui Ducati è dotata di un motore potente, ma così potente, da sfrecciare sul rettilineo alla fantastica velocità di 332,4 chilo- metri orari: mai nessuno era riuscito ad arrivare a tanto, neppure la mitica Ferrari che da queste parti è di casa. Ma la Ducati è moto giovane, bella ma ancora come un frutto acerbo. Ha bisogno di maturare e lo sta facendo in fretta, molto in fretta, però non è ancora pronta per competere con la Honda di Valentino Rossi. Mentre in curva la moto di Capirossi sbandava paurosamente, quella del campione pesarese sembrava viaggiare su due binari. Scorbutica la prima, con un «diavolo di cavalleria da far spavento» come l'ha definita Biaggi, tanto perfetta la moto giapponese di Valentino, in grado di fare la differenza in quasi tutti i punti del terribile circuito toscano meno che sul rettilineo, dove la rossa era padrona assoluta. Per questo motivo Rossi ha avuto la meglio sugli avversari: per questo, ma anche per la lotta da brividi che Max e Loris hanno ingaggiato a metà gara, una bagarre fatta di sorpassi mozzafiato e «sportellate» che hanno fatto alza- re ancora di più la temperatura sul circuito. E tra i due litiganti, a godere è stato Valentino, che si è girato indietro, ha visto i due in lotta, ha aperto il gas e si è avvantaggiato di quella manciata di metri sufficienti a vincere tra un delirio di bandiere. Peccato che i tifosi abbiano dovuto trangugiare l'amaro calice del fine gara: niente giro d'onore per motivi di ordine pubblico (lo avevano deciso i piloti sabato durante un briefing notturno), niente festa finale, in cambio la possibilità di scendere in pista una volta che i piloti erano tutti... in salvo. Poi l'abbraccio sotto il palco e la festa del ritorno a casa (molti ci arriveranno questa mattina), negli occhi uno spettacolo indimenticabile. A inizio gara il solo che ha cercato di opporsi al dominio dei tre piloti di casa è stato Nakano Unico neo: per motivi di ordine pubblico è stato cancellato il giro d'onore La sfida del Mugello: Capirossi Biaggi e Rossi si danno battaglia

Luoghi citati: Italia, Scarperia