Rossi: io in trionfo come Schumacher di Enrico Biondi

Rossi: io in trionfo come Schumacher . v.,., ■.- :- ...■: OMQNDf ALE: VALENTINO VINCE IL QP D'ITALIA DAVANTI A CAPIROSSIE BÌAGGI Rossi: io in trionfo come Schumacher «Folla magica al Mugello, mi pareva di essere in Formula 1 » Enrico Biondi inviato a SCARPER1A Giampiero Boniperti, che di calcio se ne intende eccome, quando parlava di Ruud Gullit diceva che era talmente forte che per fermarlo bisognava abbatterlo con un fucile. Il paragone calza a pennello per Valentino Rossi, indiscutibilmente il miglior pilota di moto dei tempi moderni. Anche ieri, al Mugello, Re Valentino ha dato spettacolo. A fermarlo ci hanno provato in due, Loris Capirossi e Max Biaggi. Hanno dovuto ammainare bandiera di fronte alla classe del campione del mondo, giunto al 53" successo in carriera, il 27" (su 53 gare) da quando corre nella classe regina. Eppure quella di ieri non è stata proprio una passeggiata, per Valentino. «Anzi, una faticaccia terribile - racconta -. Il caldo opprimente mi ha sfiancato, sono quasi senza fiato. Eppoi stare per un bel po' di giri dietro a Capirossi è stato un tormento: il motore della Ducati scalda moltissimo e il calore che mi arrivava sul casco era insopportabile. E se mi avvicinavo di più il rumore era peggiore di una band in discoteca. Così, alla Casanova-Savelli mi sembrava di vedere la Madonna: avevo 150o sotto il casco e rischiavo il collasso. Boh, sarà forse per quello che l'ho passato...». «Scherzi a parte - aggiunge Rossi - è stata dura, durissima. Però che soddisfazione vincere al Mugello! E' fantastico. Ci siamo divertiti tutti e tre e abbiamo fatto divertire il pubblico. Sensazioni? Magnifico il colpo d'occhio sotto il palco: sì, il pensiero è andato alla Formula 1, alla festa Ferrari a Monza o a quello di Schumacher a Imola. Mi sentivo come Schumi. Un caldo abbrac¬ cio che ti lascia il segno». Un sorso d'acqua e riprende: «E pensare che al mattino, prima e dopo il wann up, ero imo straccio. Mi girava la testa, ero da buttare via. Il motivo? Semplice: ho già una certa età... e a 24 anni non posso più fare le cretinate.che facevo da ragazzo. Giovedì sono andato a giocare al calcio con gli amici, poi abbiamo fattomi po' di bisboccia insieme. Non sono più abituato a certe goliardate. Bisogna che mi riguardi un po', altrimenti rischio il ko. Devo dire grazie ai medici che mi hanno rinesso a posto in tempo record e ai meccanici: hanno capito al volo che ero io fuori posto, non la moto. Non hanno toccato nulla e ho vinto. Viva io, via il pubblico e mille scuse ai tifosi: niente giro d'onore, ma se i fans promettono che si comporteranno bene come quest'anno, dal prossimo Gp si toma all'antico». Capirossi è il più provato. Scodinzolando come un matto per tutte le curve, è riuscito a centrare il secondo posto: «E avrei potuto fare qualcosa di più, se Biaggi non mi avesse chiuso la strada un paio di volte. Comunque va bene lo stesso, l'importante è non essere finiti per terra». Biaggi concorda, ricambia i complimenti di Valentino, è soddisfatto: «Che potevo fare di più? Veramente poco, ho preso dei rischi, ho provato a stare davanti ma la differenza si vede, eccome. La Ducati? Mi ha stupito la sua incredibile velocità sul rettilineo: a un certo punto, quando Loris mi superava, pensavo: ma dove va così sparato? Quello finisce nell'erba. E invece mi ha battuto». Domenica prossima si replica: tutti a Barcellona per una nuova sfida. Con l'aggiunta, questa volta, degli spagnoli. Sarà ancora uno spettacolo da favola.

Luoghi citati: Barcellona, Imola, Italia, Monza