Lucarelli: voglio rinascere con il Livorno
Lucarelli: voglio rinascere con il Livorno «AL TORO COSTO TROPPO» Lucarelli: voglio rinascere con il Livorno Aurelio Benigno TORINO Fino a qualche tempo fa chiudere la carriera agonistica nel Livorno era, per Cristiano Lucarelli, solo un sogno. Ora è realtà. Di questa idea, ■Lucarelli aveva già parlato con Roberto Graverò un mese fa. Poi è tornato alla carica con Renato Zaccarelli: «Non so che intenzioni abbiano sul mio conto e cosa abbiano deciso. Ho dato la mia disponibilità ad andarmene, liberandoli di un problema visto che in attacco ci sono già tre giocatori di troppo (Ferrante, Franco, Osmanovski). Senza contare quelli che torneranno (Tiribocchi, Finga e Calalo)». Il problema semmai è un altro: il suo ingaggio. Lucarelli, infatti, guadagna 900 mila euro l'anno e ha un contratto che lo lega al Toro fino al 2006: «E'chiaro che il problema è quello. Come è chiaro che il Livorno non mi pagherà mai questa cifra. Ma nemmeno in serie A ci sono società disposte a sborsare questi soldi per un centravanti che ha giocato poco, reso pochissimo e realizzato un "golletto" misero misero. Però il Livorno potrebbe intervenne in minima parte (200 mila euro, ndr), il che sarebbe sempre un piccolo, sensibile risparmio, per il Toro». Inoltre, Livorno diventerebbe per Lucarelli una sorta di «clinica rigeneratrice», in tutti i sensi: «Ho bisogno di staccare la spina da un punto di vista mentale e umano. Livorno per me rappresenta l'isola felice che ognuno di noi ha nel cuore. Allo Stadio Ardenza finora ci andavo per tifare in curva insieme con gli ultra. Desideravo indossare quella maghe amaranto per cui da piccolo non dormivo di notte. Chiedo al Toro di venirmi incontro e chissà che, dopo un anno, non ci si ritrovi. Io spero di essere rigenerato e soprattutto cambiato», Un anno da dimenticare, non solo per il Toro. Soprattutto per Lucarelli: «A parte il Como, sono retrocesse Piacenza e Atalanta che avevano molto più di noi. Non è un dramma retrocedere. Semmai il dramma è che ti chiami Toro: una cosa è retrocedere con il Piacenza, con tutto il rispetto per la squadra emiliana, e un altro con il Toro che per la sua storia dovrebbe giocare di diritto sempre in serie A». Cristiano Lucarelli Cristiano Lucarelli
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