Lecce, è qui la festa Il Palermo si arrende

Lecce, è qui la festa Il Palermo si arrende I VERDETTI DELL'ULTIMA GIORNATA DI B: CON SAMPDORIA E SIENA SALGONO IN SERIE AI PUGLIESI E L'ANCONA. NELLE POSIZIONI DI CODA L'OMBRA DEL RICORSO ALTAR Lecce, è qui la festa Il Palermo si arrende La squadra di Delio Rossi ha dominato lo «spareggio» con quella di Sonetti conquistando la promozione: decisivi i gol di Camorani, Giacomazzi e Bojinov. Una ripresa travolgente ha messo ko i rivali Giancarlo Laurenzi inviato a LECCE Nelle cinque precedenti occasioni ora capitato solo una volta che la città di Lecce avesse assistito alla sua promozione in serie A e da allora sono passati 10 anni. L'ultimo sforzo sembrava la montagna più pericolosa da scalare, strappare almeno un punto al Palermo scortato in Pugha da 5 mila tifosi, calati da tutta Italia, e dalla sua nomenklatura schierata al completo: il Sindaco (Cammarata), il presidente della Provincia (Musotto), quello della Regione (Cuffaro). Ne ha conquistati 3 di punti, il Lecce, come i gol rifilati al Palermo: Camorani, Giacomazzi, Bojinov. Ha retto l'urto nel primo tempo, ha dilagato nella ripresa. Dopo lo scudetto Primavera (sull'Inter di Martins, dopo aver eliminato la Juve), il ritorno in A. Il Palermo, invece, dovrà passare un'altra stagione nel limbo della B, confidando nei programmi ambiziosi di Zamparini e in una campagna acquisti ad hoc (saggiamente iniziata con l'ingaggio dell'ex tecnico dell'Empoli, Baldini). Dopo una rincorsa unica (14 risultati utili, 28 punti), ieri l'hanno tradito quelli che avrebbero dovuto prenderlo per mano. Zauli, due occasioni fallite a partita ancora aperta. Asta, Di Napoli. E in difesa, un ciapanò addirittura imbarazzante. Nel duello, nessuno si è tirato indietro, da principio ognuno fedele ai moduli d'ordinanza: Delio Rossi, in ossequio alla filosofia zemaniana secondo la quale ogni partita è uguale alle altre, ha riproposto il ghiotto 4-3-3, mascherando la necessaria prudenza dietro Tonetto (soprattutto) e Camorani, incursori attenti al contenimento; Sonetti, che allenava il Lecce in occasione dell'ultima promozione in A, ha seguito la moda tattica, dal Real Madrid finoall'Italtrap: 4-2-3-1, con Zauli dietro La Grotteria, più Asta e Santana assalitori di fascia. La pulizia del palleggio ha orientato la partita, il Lecce è arrivato in porta con pochi passaggi e si capiva subito che la difesa ospite, presa in velocità, avrebbe patito indicibili sofferenze, nonostante l'assenza del bomber Chevanton, squalificato. Pachidermici i due centrali (Pivotto ha l'alibi di un problema muscolare che l'ha costretto a uscire dopo mezz'ora), male i terzini: né Mutarelli, manovale che ai tempi del Genoa aveva nobili ambizioni, né Accardi sono mai stati realmente padroni degli out, imbrigliati dall' andirivieni di Tonetto e Camorani. Il Palermo aspettava la sponda di La Grotteria, boa argentina che dopo un assist sprecato da Zauli (diagonale sul corpo di Rossi al 9') s'è immalinconito col passare del tempo, fino alla sosti- tuzione con Maniero a inizio ripresa. Il Lecce aveva più vigore anche nei mediani e già al 5' Plangerelli costringeva Sicignano all' acrobazia. Obbhgato a vincere, il Palermo faticava a picconare la diga mobile nemica, che sfruttava la lestezza dei suoi estemi e la superficialità del tocco dei dirimpettai, spesso indecisi. Il gol che la spaccato il match è nato pro¬ prio così, al 12': Tonetto ha trafugato la palla sulla sinistra, sbrigandosi ad allungare a Camorani, soUssimo, prima che quello finisse in fuorigioco. Camorani ha atteso l'uscita di Sicignano e lo ha impallinato. La reazione del Palermo non ha prodotto frutti, modulo e idee sono limaste le stesse: sovrapposizione di Mutarelli ad Asta sulla destra, più sfruttati di Santana, un vispo argentino di neppure 22 anni che Zamparmi si è portato dietro da Venezia. Di giovani si intende anche il Lecce, tanto che lo sperone era un bimbo slavo, Vucinic, che debuttò in A contro la Roma e che al 27' ha cercato il raddoppio con ima girata al volo su cui Sicignano si è superato. Quel miracolo ha avuto l'effetto di uh rifornimento per il Palermo, mentre il Lecce tirava il fiato. Si è intravisto Asta e Motone non ha più perso un tackle fino al cross recapitato sulla testa di Zauli, capace da 2 metri di scheggiare la palla chissà come. Era il 32': del Palermo si sarebbe persa ogni traccia, caduto nella trappola di nemici che nessuno quest'anno è riuscito a battere sul loro campo. Sonetti ha osato di più ancora, puntando anzitempo su Di Napoli al posto di Accar- di, con il passaggio suicida alla difesa a 3. Un assalto generoso ma improbabile che diventava inferno al 2' della ripresa, quando Turùguagio Giacomazzi, un figho del Penarci, si catapultava su un cross al bacio del solito Tonetto. Era il suo nono gol e il secondo del Lecce. ' Dentro anche Maniero per La Grotteria, allora, ma nessuno credeva più all'impresa sognata per ima settimana. Di Napoli falhva un'agevole girata al 26', Plangerelli non trovava la porta dopo ima fuga di 40 metri. La fuga per la vittoria, invece, era quella di Bojinov, 17 anni appena, entrato per Vicinic: trafugava un passaggio di Morrone a Brevi e timbrava il terzo gol, ultima perla della collana. Di Napoli, lui, timbrava la traversa su punizione, che era il 43'. Nessuno ci badava più. Ai saientini bastava il pari Stagione magica per il club che ha vinto contro l'Inter il torneo Primavera La festa dei tifosi leccesi per il ritorno in A: un ultra viene fermato dalla polizia durante l'invasione di campo (4-3-3) Rossi 6; Cirillo 6, Silvestri 6, Stovlnl 6,5, Abruzzese 6; Giacomazzi?, Ledesma 6, Plangerelli 7; Camorani 7 (31' st Donadel sv), Vucinic 6,5 (17'st Bojinov 7), Tonetto 6,5. Ali.: Rossi 7. mi (4-2-3-1) O Sicignano 6,5; Mutarelli 5,5, Pivotto 5 (30" pt Ferri 5,5), Brevi 5, Accardi 5,5 (40' pt Di Napoli 5,5); Morrone 6, Di Donato 6; Asta 5,5, Zauli 5,5, Santana 6; La Grotteria 5,5 (5' st Maniero 6). AH.: Sonetti 5. Arbitro: Trefoloni 6. Reti: pt 12' Camorani; st 2' Giacomazzi, 34' Bojinov. Ammoniti: Accardi, Camorani, Plangerelli, Bojinov, Brevi, Cirillo. Spettatori: paganti 32.339, incasso 184.190 e; abbonati 2699, quota abbonati 20.799 e.

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