Con De Chirico e Casorati a pittura sposa la lirica

Con De Chirico e Casorati a pittura sposa la lirica FIRENZE Con De Chirico e Casorati a pittura sposa la lirica Marco Vallerà DER chi conosce un poco le sorti della scenografia italiana e l'evento decisivo dell'apporto dei pittori di cavalletto e di gran nome alla storia delle scene dell'opera lirica nostrana, dire Maggio Musicale Fiorentino è qualcosa che equivale a citare quell'altro accadimento epocale, che furono i Ballets Russes di Diaghilev, expittore imprestato al mondo del teatro. Finora ci si appoggiava ad alcuni, centellinati e memorabi11 spettacoli, sempre portati ad esempio, per dire l'Armida di Savinio oppure i Puritani di De Chirico, oppure certe magnifiche prove di Sironi o Casorati. Ora però, grazie anche al pazien¬ te lavoro di ricerca e di recupero di Moreno Bucci, che già parteci5Ò alla memorabile impresa dela Visualità del Maggio, coordinata da Raffaello Monti nel 1979, le novità e le sorprese si sono moltiplicate a tal punto che l'immagine storica del Maggio ne viene come trasformata e potenziata, ed anche quella di alcuni autori, trascurati sinora come «pittori di scena» (vedi l'ottimo, quasi sironiano Felice Carena dell'OrseoZo di Pizzetti, vedi il visionario, primitivìsta Primo Conti di Un Ballo in Maschera 1935 e dell'Olimpia di Spontini, il trasognato e max-ernsteiano Cagli di Tancredi ed il prolifico ed un poco ondeggiante Vagnetti. Ma che bella scoperta anche la dilavata Vestale di Casorati e la sua Norma rastremata e lunare, il fosco e petroso Don Carlos di Sironi, la curiosità di una campestre, giuliva Walkiria di Colacicchi, e VAmfiparnasso rappel à l'ordre di Severini, e poi le prove di Oppo, Clerici, di Prampolini e di Scialoja. Si salvano persino Sciltian ed Annigoni. E che messe di suggerimenti per i pigri direttori artistici! Al Teatro Comunale in vetrina bozzetti e scenografie per il Maggio Musicale XVI MACCIDITUSICALE FIQRENTIND Il bozzetto di un manifesto mai realizzato da Sironi per il Maggio

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