Legrottaglie, sarà Juve Moggi sorpassa Sensi

Legrottaglie, sarà Juve Moggi sorpassa Sensi MERCATO AZZURRI: DAL CHIEVO PARTE ANCHE PERROTTA DESTINATO ALL'INTER Legrottaglie, sarà Juve Moggi sorpassa Sensi dall'inviato a FIRENZE Molto probabilmente ha ragione Alessandro Nesta, uno che passando in extremis dalla Lazio al Milan l'anno scorso ha sperimentato di persona il tormentone estivo. Il Diavolo neocampione d'Europa dice che il mercato 2003 sarà uguale a quello 2002: «Qualche scambio e tante parole a vanvera. Poi, negli ultimi giorni, due-tre colpi importanti. Il calcio è in crisi, i soldi sono pochi: questa è la verità». D'accordissimo. Intanto, però, la fiera dei sogni resta più che mai aperta. Almeno questa, non costa nulla. E con la stagione dei club ufficialmente conclusa, tiene banco nel salotto azzurro. Un anno fa, di questi tempi, nel ritiro mondiale, erano Cannavaro e Nesta a movimentare il totomercato. Ora, con i big blindati, ci si deve «accontentare» di Legrottaglie, Perrotta e Corradi: costano decisamente meno, garantiscono sostanza e hanno dimostrato anche col Trap di essere pronti al salto. Chi non vede l'ora di farlo è Nicola Legrottaglie, per il quale Juve e Roma stanno ingaggiando un duello serrato. Nelle ultime ore i bianconeri sono passati in vantaggio, l'offerta di 6 milioni più Baiocco e un giovane fra Paro e Cassani pare vada bene al Chievo. Parlando a una radio della Capitale, il difensore pugliese ha lanciato l'altro ieri un messaggio inequivocabile al suo ds Sartori, che lo ascoltava in diretta: «Sono due anni che ricevo richieste importanti e vorrei tanto potermi misurare ai livelli più alti: ci pensi bene, il Chievo prima di decidere eventualmente di non accontentarmi». Il centrale pugliese non fa preferenze: «Leggere di Juve e Roma mi inorgogolisce. Attendo tranquillo gli sviluppi. Non in etemo, però. Dopo Helsinki e prima delle vacanze desidererei conoscere il mio futuro». Dal Chievo se ne andrà al 990Zo (destinazione Inter?) anche Simone Perrotta, da novembre titolare del centrocampo azzurro. Il problema è che già un anno fa avrebbe dovuto lasciare Verona ma, al momento di concretizzare, nessuno si fece avanti con i soldi in mano. «Giuro che se la storia dovesse ripetersi, non ne farei un dramma. Certo è che ora più che mai mi sento pronto per una grande società. Alla Juve, 5 anni fa, arrivai troppo presto, senza partite di serie A all'attivo: di fatto, per me fu un salto triplo. Adesso ho 4 campionati alle spalle e in più la Nazionale. Toldo mi ha accolto con un "allora, sei dei nostri?". No, non sono già dell'Inter. Aspetto e spero, quantomeno di sapere al più presto per chi giocherò». Dipendesse da lui, Bernardo Corradi, saprebbe subito che maglia vestire. Quella della Lazio, ancora. «L'ho promesso a Mancini: io do fiducia a chi mi ha dato fiducia». Ultimamente, però, sono sorti problemi, malintesi. «Non sono stato io a cambiare le carte in tavola. La mia firma al piano-Baraldi non era indispensabile perché il mio contratto era già in regime di salarycap. Il nodo è il prolungamento: mi avevano dato garanzie che mi spno state poi tolte. E ho sentito cose che mi hanno fatto male. Io non ho mai detto di voler lasciare la Lazio». Il suo nome, però, è sempre più legato alla Juve, a un affare che coinvolgerebbe anche luliano. Di Vaio e Stam. Un maxi scambio che Nesta spera non vada in porto: «Lo conosco bene, Stam. E' forte, tosto. Se non dovesse prenderlo il mio Milan, lo vorrei tanto vedere all'estero, non certo in bianconero». [r. con.] Legrottaglie (a sinistra) e Perrotta sono ormai due ex giocatori del Chievo

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