«La bufera sul 118 è stata soltanto politica» di Grazia Longo

«La bufera sul 118 è stata soltanto politica» IL DIRETTORE SANITARIO ENRIQUENS DIFENDE GLI OPERATORI DOPO I CASI DELL'OPERAIO DI VERZUOLO E DEL BIMBO TORINESE «La bufera sul 118 è stata soltanto politica» L'assessore alla Sanità: servizio ottimo, la gente deve ritrovare la fiducia Grazia Longo Un conto sono gli eventuali errori «di cui siamo disposti a rispondere di fronte alla magistratura, tanto siamo convinti della nostra efficienza». Un altro le strumentalizzazioni politiche «che ci trasformano in vittime delle polemiche tra l'assessore D'Ambrosio e molti consigheri regionali, sia di destra sia di sinistra». All'indomani delle polemiche per la morte dell'operaio di Verzuolo e del bambino torinese colpito da emorragia cerebrale, il direttore sanitario del 118, Francesco Enriquens, difende a spada tratta la professionalità di tutti i suoi operatori. Ma non basta, Enriquens - e con lui gli 8 direttori delle centrali operative provinciali e il direttore amministrativo del 118 Valter Galante - appoggia senza riserve l'impegno dell assessore regionale alla sanità Antonio D'ambrosio. «A noi non interessa il colore pohtico di chi ci amministra - sottolinea il medico -, noi siamo tecnici e quello che conta è avere gli strumenti necessari a lavorare bene nell'interesse dei cittadini. Negli ultimi tempi, in¬ vece, si è diffuso un ingiusto generale clima di sfiducia nei nostri confronti». E ancora: «Se i poUtici hanno dei problemi - afferma Enriquens - se li vedano fra loro. Per noi se sbagliamo c'è la magistratura. Siamo gente vicina per mestiere e per cuore alle sofferenze della gente. Io non appartengo alla sarte pohtica dell' assessore, ma o stimo innanzitutto come uomo. D'Ambrosio ha creduto nella nostra missione e ci ha dato le risorse necessarie per fare crescere il 118 e fame uno dei migliori in Italia. I numeri, del resto, sono dalla nostra parte». E cioè? «Abbiamo 25 mila volontari, 400 medici, 2 mila infermieri, 8 centrali operative, 73 ambulanze medicalizzate, 5 basi di ehsoccorso, per un totale di 303 mila interventi nel 2002. Inoltre, il margine di errore degli operatori nel valutare le chiamate che ricevono è ridotto rispetto alla media europea. E, in ogni caso, prevede sempre l'invio dell'ambulanza». L'assessore, dal canto suo, calca la mano su due punti in particolare. Primo, l'importanza «di recuperare la fiducia nei pie- monresi, perché il nostro sei vizio d'emergenza è il migliore del Paese». Secondo, l'invito ai colle;hi della Regione di smettere con e accuse infondate. «Io non ci sto - dice due volte, scandendo bene le sillabe - Non posso e non voglio lasciare correre. Invito i miei colleghi consigheri regionali ad abbassare i toni, affinché i cittadini possano avere fiducia nel 118 servizio che, ancorché perfettibile, tutta Italia ci invidia». È evidente che D'Ambrosio ha mal digerito l'ingerenza del presidente Enzo Ghigo, che ha favorito l'istituzione di un direttorio per controllare il suo lavoro. «Sono disponibile ad accogliere consigli costruttivi - assicura l'assessore -, ma non farò certo 1' assessore sotto tutela». E sui casi specifici delle critiche per la morte dell'operaio e del bambino? «Le loro condizioni erano gravissime già in partenza rispondono il responsabile del 118 di Cuneo, Danilo Bono, il suo collega torinese Gianluca Ghiselli e il neurochirurgo infantile del Regina Margherita Lorenzo Genitori - è stato fatto tutto il possibile». Più in particolare, il trasferimento in ambulanza dell'operaio di Verzuolo «era stato pianificato ed è avvenuto con la scorta della polizia, mentre l'emorragia cerebrale del bambino di 8 anni è stata devastante sin dai primi momenti, prima dell'arrivo dell'ambulanza». Per questi motivi, il dottor Enriquens insiste sulla «possibilità di migliorare il servizio, con la ferma convinzione, però, che purtroppo si continuerà ancora a morire per un infarto o per un incidente stradale». Per rafforzare l'immagine di un 118 sempre m via di miglioramento, il direttore amministrativo Galante annuncia «la conclusione di un piano generale di informatizzazione ». La crisi pohtica, tuttavia, non accenna a finire. Il capogruppo Ds in Regione, Giuliana Manica: «Sono i rappresentanti del centrodestra ad aver usato usato recenti episodi a fini di lotta pohtica interna alla maggioranza. I Consigheri Ds non hanno mai rivolto critiche ai servizi. Il vero problema per i servizi di emergenza, di anestesia e rianimazione è la gestione della sanità piemontese. In questo D'Ambrosio, insieme con il presidente Ghigo, è il principale responsabile». Operatori telefonici del 118 al lavoro in centrale. Gli intendenti nel 2002 sono stati 303 mila, i volontari sono 25 mila

Luoghi citati: Cuneo, Italia, Verzuolo