Ritorno a Ivrea per Sottsass, il poeta del design di Francesca Paci

Ritorno a Ivrea per Sottsass, il poeta del design Francesca Paci L' OPERA di Ettore Sottsass abita da mezzo secolo nei manuali di architettura, eppure nulla inquieta il maestro più dell'eternità. «Non capisco perché i discorsi del presidente siano migliori delle parole d'amore sussurrate di notte in una stanza», sostiene l'artista austriaco che a 86 anni non ha scordato il piacere della provocazione. Ai cinquanta studenti intemazionab dell'Interaction Design Institute di Ivrea che lo ascoltano in cuffia per la traduzione simultanea, Sottsass chiarisce subito: «Q mio nome viene associato spesso al progetto della macchina da scrivere Valentine, quella entrata nella collezione permanente del Moma di New York. Dovessi disegnarla oggi la farei completamente diversa». L arte, come la vita, muta di continuo. Il fondatore del gruppo Memphis l'ha imparato dall amicizia con Kerouac, Ferlinghetti, Cassady, Alien Ginsberg, i protagonisti della beat generation americana conosciuti negli anni Sessanta, ai tempi del suo matrimonio con Ettore Sottsass izze secolo nei lettura, eppure IL GRANDE ARCHITETTO NELLA CITTÀ DI OLIVETTI: «LA VALENTINE DEL MOMA? OGGI LA FAREI DIVERSA» Ritorno a Ivrea per Sottsass, il poeta del design Fernanda Pivano. Nell'aula confa- renze della palaz- zina azzurra targa- ta OUvetti scorro- Fernanda Pivano. Nell'aula conferenze della palazzina azzurra targata OUvetti scorrono le immagini d'una avventura cominciata alla corte di patron Adriano e confluita in «Scritti», il volume edito da Neri Pozza che raccoglie le pubblicazioni di Ettore Sottsass dal 1946 a oggiIn casa paterna, la Valentine è il ricordo numero uno. Il designer che ha lavorato oltre un decennio con l'azienda informatica d'Ivrea, progettando anh il illt Ettore Sottsass, 86 anni, padre dell'architettura contemporanea penna biro delle macchine da scrivere», spiega. Cercava un modello di consumo che fosse liberatorio invece che condizionante, il risultato è un pezzo da museo contemporaneo. Ettore Sottsass segue da vicino la nascita e lo svilup- P0 del computer, ma il metodo Ettore Sottsass segue da vicino la nascita e lo sviluppo del computer, ma il metodo scientifico applicato all'interpretazione della realtà non lo convince. «Un ingegnere è imo che sa assolutamente tutto, ma solo quello», risponde a chi gli chiede il valore della specializzazione. Almeno di questo è sicuro: «La ragione non spiega la complessità del mondo». L'ex presidente francese Valéry Giscard d'Estaing mette l'Illuminismo a fondameni bianchi tenuta i de che gli scend che nell'opera ci l'austriaco arte Sentite: «Il prò. bianchi tenuta da un elastico verde che gli scende sulla spalla. Solo che nell'opera cinquantennale dell'austriaco arte e vita coincidono. Sentite: «Il progetto non si guarda, si abita. Costruire un edificio implica ima grande attenzione al contesto, all'ambiente circostante, all'esposizione alla luce». Nella sua carriera ha attraversato l'esperienza razionalista del Bauhaus, l'incontro con la cultura orientale filtrata dai beat, il controdesign e l'architettura radicale della contestazione pohtica negli anni Settanta. Il futuro lo inquieta come l'eternità: «Credo che spostare i problemi al futuro sia un modo di non guardare in faccia il presente». Che invece, secondo Sottsass, va preso di petto, minacciato com'è dall'aggressività della nuova industria. «La produzione oggi è tutta business oriented, guadagnare, guadagnare, guadagnare», chiosa l'artista che con Adriano OUvetti ha sognato il sodahziono tra uomo e tecnologia. Un vero peccato: «Sarebbe come fare l'amore solo per avere figU». GU studenti sorridono sornioni e incassano la lezione. che il primo calcolatore elettronico italiano (premio Compasso d'oro nel 1970), smorza il mito di quell'oggetto di culto. «Mi chiesero una macchina scrivere poco costosa, popolare. Una sorta di to della nuova Costituzione europea, e l'architetto dell'utopia insinua il dubbio nell'infallibilità del razionalismo. Parla d'arte Sottsass, e gioca con la sottile treccia di capelli

Luoghi citati: Ivrea, New York