Ex ministro tedesco si lancia senza paracadute di Francesca Sforza

Ex ministro tedesco si lancia senza paracadute SI E' GETTATO DA QUATTROMILA METRI MENTRE LA POLIZIA PERQUISIVA LA SUA ABITAZIONE Ex ministro tedesco si lancia senza paracadute Juergen Moelleman era indagato per evasione fiscale e truffa: «E un suicidio» Francesca Sforza corrispondente da BERLINO Poche ore dopo che il Parlamento tedesco gli aveva revocato l'immunità parlamantare, l'ex ministro tedesco dell'Economia Juergen Moelleman si è lanciato da quattromila metri con un paracadute che non si è aperto. Un incidente, per un uomo che era un appassionato di lanci nel vuoto? I compagni di partito ancora non ci credono, ma la procura di Muenster e le prime indagini della polizia sembrano confermare la tesi dei testimoni oculari: suicidio. Mentre Moelleman moriva centinaia di agenti, su incarico della procura dopo il via libera del Parlamento, perquisivano la sua abitazione e ima ventina di uffici sparsi in quattro Laender della Germania. Sospetta evasione fiscale, truffa, malversazione e violazione della legge sui partiti; queste le accuse che gli erano state rivolte dalla procura di Duesseldorf dopo indagini che avevano coinvolto, tramite il procedimento delle rogatorie intemazionali, Spagna, Lussemburgo e Liechtenstein. La vita di Juergen Moellemann si è conclusa tragicamente, ma a lungo è stata una catena di successi. Nato nel 1945 ad Augsburg, cominciò la sua carriera politica, ai tempi del liceo, nella Cdu. Nel 1970 lasciò i cristiano democratici per passare ai liberali dell'Fdp e pochi mesi dopo aveva 25 anni - diventò uno dei più giovani parlamentari tedeschi. Veniva dal mondo della scuola e dell'insegnamento, sempre particolarmente sensibile ai temi della formazione. Una volta Gerhard Schroeder disse di lui che, malgrado le divergenze, lo considerava un politico coraggioso, «uno che credeva in una visione social-liberale anche quando non serviva a fare carriera». Gli anni Ottanta segnarono l'inizio della sua fortuna politica: prima segretario generale del ministero degli Esteri con Helmut Kohl poi, dieci anni più tardi, ministro dell'Economia e vice Cancelliere, sempre con Kohl. «Era un vero combattente - dice oggi di lui Hans Dietrich Genscher, storico ministro degli Esteri liberale e mentore del giovane Moellemann -. Era dotato di un grande istinto, un vero animale pohtico». Nel suo ultimo libro - «Klartext», testo chiaro - il parlamentare liberale si congedava definitivamente dalla grande pohtica; pieno di aneddoti non dimostrati, di luoghi comuni e di idee tutt'altro che chiare, il manifesto di Moellemann segnava in realtà la sua parabola discendente. Nell'ultima campagna elettorale era stato accusato di antisemitismo e aveva più volte attaccato pubblicamente la pohtica di Sharon e il rappresentante degli ebrei tedeschi Michel Friedimann. Chi lo conosceva - compagni di partito e avversari pohtici - non ha mai creduto al suo antisemitismo; quelle dichiarazioni si spiegavano piuttosto con la strategia di prendere più voti possibile. Strategia quanto mai sbaghata, come ha dimostrato il risultato elettorale, lontanissimo dal 18 per cento che aveva scandito gh slogan liberali. Nel frattempo si sommavano, sui tavoli delle procure, incaita- menti riguardanti suoi presunti illeciti. Da quella volta in cui, da ministro, si è dovuto dimettere per aver cercato di facilitare un parente nell'acquisizione di appalti, la sua condotta è stata spesso oggetto di discussione all'interno dell'Fdp. Pochi mesi fa le dimissioni dal partito e la decisione di restare comunque al Parlamento. «Politicamente Moelleman era già morto», ha detto ieri un suo compagno di partito in un'intervista tv. La revoca dell'immunità da parte del Parlamento è stata l'ultimo atto. Moellemann lo sapeva, perché nella storia della Bundesrepublik l'immunità parlamentare esiste solo di diritto, ma non nella prassi. «E' un grande dolore - ha detto il leader dell'Fdp Giudo Westerwelle -. I miei pensieri sono oggi per sua moglie e le sue tre fighe». Poche ore prima il Parlamento gli aveva revocato l'immunità Era diventato deputato liberale a 25 anni, dopo un avvio nelle file Cdu Juergen Moellemann sorridente il giorno della sua vittoria elettorale nel 2000

Persone citate: Gerhard Schroeder, Hans Dietrich, Helmut Kohl, Juergen Moellemann, Kohl, Moellemann, Westerwelle

Luoghi citati: Augsburg, Berlino, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo, Spagna