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Sequestrati i certificati medici Sequestrati i certificati medici A Milano, Roma e Civitavecchia. Finti malati, tre inchieste ROMA Si allarga il fronte dell'inchiesta sugli scioperi all'Alitalia: la procura milanese ha avviato un'indagine sui certificati medici presentati dagli assistenti di volo. I carabinieri di Roma hanno ascoltato a Fiumicino il capo del personale Alitalia. Anche la procura di Civitavechia si occupa della vicenda per competenza territoriale. A Milano la Guardia di Finanza, ieri, ha acquisito negli uffici Alitalia i certificati medici degli assistenti di volo residenti a Milano e provincia. Le Fiamme Gialle sono state delegate dal pm milanese Francesco Prete, che ha aperto un'inchiesta per fare chiarezza sui documenti medici presentati da hostess e steward per giustificare l'assenza dal lavoro dal 31 maggio al 3 giugno. Il pm ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per falsa certificazione medica. A Roma i carabinieri hanno ascoltato il capo del personale Alitalia. Gli investigatori, nei prossimi giorni, effettueranno l'ordine di esibizione della documentazione sanitaria relativa agli assistenti di volo, i cui nomi risultano nell'elenco del personale ammalate negli ultimi giorni. I carabinieri dovranno in sostanza accertare è se possa esistere un «proposito collettivo» che abbia dato origine ad una catena di certificati medici degli assistenti di volo. I reati ipotizzati sono truffa aggravata, falsità ideologica e interruzione di pubblico servizio. A Civitavecchia, infine, i magistrati stanno valutando una relazione della Polaria, e si prefiggono di acquisire nuovi elementi per verificare se quanti non si sono presentati al lavoro, gettando nel caos il trasporto aereo, si siano resi responsabili di interruzione di pubblico servizio. Tuttavia, per gli assistenti potrebbe prefigurarsi anche l'ipotesi di reato di induzione al falso, per aver spinto i medici a rilasciare certificati per malattie in realtà inesistenti. Le posizioni saranno, comunque, considerate caso per caso. [r.cri.l