Powell e il Papa: «Due Stati indipendenti» di Marco Tosatti

Powell e il Papa: «Due Stati indipendenti» Powell e il Papa: «Due Stati indipendenti» Il capo della diplomazia Usa a Roma vede Frattini: non abbiamo amici migliori dell'Italia Marco Tosatti CinA'DEL VATICANO Due Stati «indipendenti e sovrani»: solo così secondo il Papa, e anche secondo il Segretario di Stato Usa, Colin Powell, sarà possibile sciogliere il sanguinoso nodo della Terrasanta. A questo Giovanni Paolo II ha aggiunto che «non vengano prese decisioni unilaterali» riguardo a Gerusalemme e al problema dello status dei Luoghi Santi. Il responsabile della politica estera statunitense ha compiuto una visita lampo a Roma, dove ha incontrato per mezz'ora Giovanni Paolo II, poi il Ministro degli Esteri italiano Frattini. Poco prima di ricevere Powell, che è il primo rappresentante della Casa Bianca a varcare il Portone di Bronzo dalla fine del conflitto iracheno. Papa Wojtyla aveva incontrato il nuovo ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oded Ben Hur. Powell ha visto anche il Segretario di Stato, il cardinale Angelo Sodano, e il «ministro degli Esteri», monsignor Jean-Louis Tauran. - Una visita di «riconciliazione» dopo le profonde divergenze di opinione a causa della guerra di Bush in Iraq; e soprattutto un dialogo che trova nella crisi israelo-palestinese un terreno comune. Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Navarro Valls, ha detto che nei sacri palazzi con Powell «si è parlato naturalmente delle prospettive che si aprono con la Road Map, le prospettive che si aprono per la regione intera, e si è auspicato che i due Stati israeliano e palestinese - possano finalmente godere della stessa sicurezza, della stessa sovranità. E' un punto di vista che è stato condiviso naturalmente dal signor Powell». Secondo Navarro, il clima è stato «cordiale», anche perché «in qualche modo si sentivano anche le parole che pochissimi giorni fa a Cracovia il presidente Bush aveva pronunciato con riferimento al Papa, dicendo che naturalmente era uno dei leader più importanti del presente nel mondo; quindi il clima è stato veramente cordiale». Un'udienza segnata anche da un certo tono da vecchio militare di Powell, che quando il Papa gli ha chiesto di portare i suoi saluti a Bush ha risposto: «Thank you Sir, I will» (grazie signore, lo farò). Nel colloquio Powell in più occasioni si è rivolto a Wojtyla non solo utilizzando «Sua Santità» (Your Holiness), ma anche «Sir», tipica espressione militare. E al momento di lasciare il Vaticano l'ex generale ha risposto portando la . mano all'inesistente visiera del cappello al saluto delle guardie svizzere. Di Medio Oriente Powell ha parlato anche con il Ministro degli Esteri italiano. Franco Frattini, che ha assicurato che Italia e Stati Uniti si muovono in piena sintonia nella strategia di pace. Negli ultimi travagliati mesi gli Stati Uniti «non hanno avuto migliori amici dell'Italia, che è stata presente fianco a fianco sulle questioni dell'Afghanistan e dell'Iraq» anche all'Onu, ha detto Powell, che ha aggiunto di giudicare le dichiarazioni di Sharon positive: «È la prima volta che lo sentiamo riferirsi a un'occupazione. Che poi sia la presenza delle forze israeliane nelle città palestinesi o l'occupazione dei Territori, non è determi- nante. In ogni caso, è una situazione ormai insostenibile. Credo sia piuttosto chiaro che gli insediamenti non hanno ragione di esistere, e dovranno essere rimossi». Ieri il nuovo ambasciatore israeliano ha presentato le sue credenziali. Il Papa ha detto che oggi come non mai l'umanità sente il «bisogno urgente di sconfiggere la violenza e il terrore». E' indubbio che «i popoli abbiano il diritto di vivere in sicurezza», un diritto che «implica un corrispondente dovere: U rispetto dei diritti degli altri». Violenza e terrorismo «non potranno mai essere mezzi accettabili», così «le ritorsioni non potranno condurre ad una pace giusta e duratura». Il diritto alla difesa degli Stati «deve sempre essere esercitato nel rispetto di limiti morali e legali riguardo alle finalità e i mezzi» utilizzati. Giovanni Paolo II ha anche ricevuto il nuovo ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Oded Ben Hur Un momento dell'incontro fra Colin Powell e Papa Wojtyla. In precedenza, nella visita romana, il segretario di Stato americano aveva incontrato Il ministro degli Esteri Franco Frattini