Sensori contro attacchi chimici di P. Mas.
Sensori contro attacchi chimici Sensori contro attacchi chimici Già installati a WaShinCltOn per prevedere l'eVentUale fallOUt NEW YORK Il livello di allerta per possibili attentati è stato riabbassato al colore giallo in America, dopo l'emergenza generata dalle bombe di Riad e Casablanca, ma la preoccupazione per il terrorismo resta costante, come dimostra l'ultima iniziativa presa a Washington: l'installazione di sensori per prevedere il fallout di un attentato chimico o biologico. Il progetto, rivelato dal «Washington Post», è cominciato con una mezza dozzina di stru¬ menti, ma potrebbe espandersi a tutta la regione della capitale fino a New York. Lo gestisce la National Oceanie and Atmospheric Administration e si chiama DCNet. Gli apparecchi sono piazzati sopra torrette metalliche in zone strategiche deba città, vicino alla Casa Bianca, al Parlamento, al Pentagono e al Mab. Si tratta di sensori ultrasonici che registrano la direzione e l'entità dei venti dieci volte al secondo, e ogni 15 minuti scaricano i dati su un computer delle forze incaricate di rispondere a un'eventuale emer¬ genza. In caso di attacco, il trasferimento dei dati verrebbe anche accelerato. Lo scopo, in sostanza, è conoscere in ogni momento lo stato dei venti a Washington, e quindi essere pronti a dare gli ordini per lo sgombero durante un attentato con armi di distruzione di massa. Se i terroristi usassero sostanze chimiche o biologiche, i venti le spargerebbero sulla città: sapere in quale direzione tirano, e registrare in anticipo le caratteristiche più abituali dei fenomeni atmosferici nella zona, potrebbe servire a salvare migliaia di vite. Infatti il dipartimento dell'Energia, attraverso un progetto separato che si chiama Sensomet, ha aggiunto abe torri alcuni misuratori delle radiazioni, per poter rilevare gli attacchi radiologici oltre a quelli chimici e biologici. Due sensori sono stati installati anche a New York, nella zona di Times Square e al Greenwich Vibage, in vista della possibile espansione a tutta la città, e i responsabili di DCNet sperano di poter allargare il progetto alzando 175 torrette lungo tutta la costa orientale del Paese, dalla capitale fino a Manhattan. Le forze armate e i servizi metereologici già facevano rilevamenti dei venti, ma non con questa accuratezza e non cosi collegati ab'individuazione di attentati chimici, biologici e radiologici. Durante la guerra fredda i militari avevano studiato l'impatto di queste armi sul campo di battaglia o delle bombe atomiche sulle città, ma il terrorismo ha cambiato i paradigmi imponendo la creazione di nuovi sistemi di allarme e reazione. [p. mas.]
Luoghi citati: America, Greenwich Vibage, Manhattan, New York, Riad, Washington
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