«Bisogna fermare gli eccessi» di Roberto Ippolito
«Bisogna fermare gli eccessi» L'EURODEPUTATODI FORZA ITALIA «Bisogna fermare gli eccessi» Brunetta: non discutiamo il diritto allo sciopero intervista Roberto Ippolito ROMA GRANDE intuizione: è quella attribuita al presidente del consigbo Silvio Berlusconi dall'eurodeputato di Forza ItaMa Renato Brunetta. Secondo Brunetta, invitando a produrre di più e scioperare di meno, «il premier è in perfetta sintonia con l'opinione pubbbca». Onorevole Brunetta, ha notato la sollevazione per le parole di Berlusconi? «Normalmente c'è molta ipocrisia da parte dei sindacalisti, degli imprenditori, degli economisti o dei giuristi. Quando qualcuno tocca il tabù del diritto di sciopero scatta la reazione di chi stigmatizza chi ha osato parlare. Berlusconi ha avuto il coraggio di dire:cosìnonva». Secondo lei, msomma, il capo del governo ha fatto proprio bene? «Berlusconi ha il merito, come sempre, di dire in modo chiaro quello che lensa la stragrande maggioranza dela gente. L'opinione pubblica ha la piena consapevolezza del diritto di sciopero, ma non accetta gli eccessi. Soprattutto non accetta le astensioni dal lavoro che vanno contro gli utenti, contro i più deboli e sono proclamate da frange con grande potere». Ma gli assistenti di volo protestano per una riorganizzazione del lavoro non concordata e ora sciopera tu tto il personale Abtaba. «Non è una bella pagina sindacale quella scritta dagb assistenti di volo. La protesta è molto anomala. GU assistenti di volo si sono dati malati: non è un esemnio di dienità. ma un espediente che colpisce i passeggeri. Gli scioperihanno delle regole, mettersi malati è ima furbata». A parte questo caso, lo sciopero non è proclamato da tutto il personale Abt aba? «Non entro nel merito dello sciopero dopo la brutta pagina dei certificati medici a valanga. Probabilmente c'è carenza di valutazioni e discussioni daparte dell'azienda. Se la ristrutturazione è necessaria, si doveva sviluppare il confronto». Riconosce che gb scioperi, come dicono i sindacati, non sono indetti a caso? «Lo sciopero è sempre una rottura del dialogo. Non c'è mai la colpa di una snla nartp V! un pvpnt-n tranmatiVn che colpisce soprattutto gb utenti». Condivide l'affermazione di Berlusconi per il quale c'è im danno all'economia? «Ormai gli scioperi che fanno male non sono più quelb nell'industria, dei metalmeccanici o dei minatori, che mettevano in ginocchio il paese. Ma quelb nei servizi. Certo che provocano un danno all'economia e anche molto grave». Nel primo quadrimestre però le ore perse per sciopero sono diminuite deU'82,4%: non è così? «E' un dato positivo, anche se deriva soprattutto dall'impennata degb scioperi politici per la questione dei bcenziamenti che c'era stata nel 2002». Anche il contratto dei metalmeccanici è stato firmato con pochi scioperi, no? «Verissimo, anche se c'è stata la posizione distinta più dura della Fiom Cgil che ha proclamato un sciopero generale di quattro ore. Ma non se n'è accorto nessuno. Ripeto che oggi il problema sono i servizi. Il problema non è il diritto di sciopero inteso in senso tradizionale, garantito dalla Costituzione, ma i limiti in settori ben definiti». Ricorda che negb ultimi anni le regole degb scioperi per i servizi pubbbci essenziab sono cambiate? «Certamente. Con l'istituzione della commissione di garanzia sui servizi pubblici essenziab e il vasto processo di autoregolamentazione da parte del sindacato molti passi in avanti sono stati fatti. Però evidentemente non è ancora sufficiente». Cosa bisognerebbe fare? «Bisognerebbe rafforzare la commissione di garanzia, dandole più poteri di regolazione e di sanzione nei confronU di chi non ottempera ai codici di aiitrvrormlQmonfQ'rmntìtt L'ECONOMISTA «Necessario rafforzare la commissione di garanzia sui servizi pubblici essenziali»
Persone citate: Berlusconi, Brunetta, Renato Brunetta, Silvio Berlusconi
Luoghi citati: Roma
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